L’ambulanza arriva ma poi se ne deve andare di corsa perché chiamata a soccorrere un incidente. Scoppia il caso nel cividalese. Prisciano: “Colpa del taglio alle spese sulla sanità”

L’ambulanza arriva ma poi se ne deve andare di corsa perché chiamata a soccorrere un incidente. Non è un film ma la tragica realtà di una storia fatta di ritardi e di un soccorso mancato che poteva davvero mettere in repentaglio la vita di una persona.
Siamo nelle Valli del Natisone, più precisamente a Masseris, frazione del comune di Savogna. Un anziano, con problemi ai reni, si è sentito male. Immediata è stata la chiamata al 112 per richiedere l’intervento di un’ambulanza. L’ambulanza parte dall’ospedale di Cividale e arriva presso l’abitazione dell’anziano signore. Ecco qui che accade l’episodio di malasanità: invece che accertarsi delle sue condizioni di salute è costretta a ripartire via di corsa verso un’altra emergenza, un incidente stradale ritenuto più urgente. Solo quattro ore dopo i soccorsi possono ritornare a Masseris.
Il motivo di questo disservizio sta nel fatto che purtroppo, visti i tagli avvenuti a seguito dell’ultima riforma sanitaria, nel cividalese è solo una l’ambulanza disponibile.  Mezzo che quindi deve dividersi tra più posti, dando così risposta nello stesso momento a diverse chiamate.
“Questo è il risultato della riforma sanitaria attuata dalla stessa Giunta regionale di cui Bolzonello faceva parte. Perché non hanno tagliato le spese per i richiedenti asilo, anziché tagliare le spese sulla sanità? L’ospedale di Cividale deve tornare a riavere la sua dignità e, dal giorno dopo le elezioni regionali, mi attiverò per questo” ha tuonato il candidato alle regionali di Fratelli D’Italia Riccardo Prisciano.


Commenti

Post popolari in questo blog

Vorrei che tu potessi capire il dolore di una moglie, che alle 3 del mattino, ci vede mentre cerchiamo il polso di suo marito…iniziamo la rianimazione sperando di riportarlo da lei…

Infarto a tavola: a 17 anni salva il nonno con il massaggio cardiaco imparato a scuola

Ambulanze in urgenza potranno spegnere autoradio e smartphone dei veicoli nelle vicinanze