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Visualizzazione dei post da giugno, 2019

Tso: conseguenze

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Il Tso dà il via a un trattamento la cui durata è, di norma, pari a sette giorni. Esso può essere disposto solo in presenza delle condizioni di legge. Il  TSO ,  trattamento sanitario obbligatorio , consiste nel ricovero forzato di un soggetto con patologia psichiatrica, attuato nel caso in cui lo stesso rifiuti le cure ma risulti pericoloso sia per se stesso che per la comunità. Cos'è il TSO Il  trattamento sanitario obbligatorio  va contro il principio di libertà delle cure e, per tale ragione, esso rappresenta un'eccezione e può essere disposto solo in casi straordinari, ovverosia quando vi sia la seria necessità di tutelare la salute e la sicurezza del soggetto sottoposto al trattamento e dei terzi. La disciplina specifica e rigorosa del  TSO , che ne regola dettagliatamente l'esecuzione, è contenuta nella legge numero 833/1978. Per approfondimenti vai alla guida  Il trattamento sanitario obbligatorio (TSO) Le conseguenze del TSO Una volta di

Elicottero del 118 usato come taxi per trasportare politico, due medici condannati a 4 anni

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La decisione di utilizzare l’elicottero del 118 come taxi per accompagnare l’ex vicepresidente del consiglio comunale di Messina  Nino Interdonato  è costata la condanna a 4 anni per i medici  Pietro Marino , all’epoca responsabile della centrale 118 di Messina, e  Francesco Cucinotta , dirigente medico del pronto soccorso del Policlinico. La vicenda, che nel corso degli anni ha assunto i connotati di un caso politico-giudiziario, avrebbe determinato una spesa ingiustificata superiore ai 15.000 euro, come ribadito dalla Procura della Repubblica. Interdonato  rimase ferito gravemente in un incidente stradale nel luglio del 2013. Venne soccorso e trasportato in ambulanza presso il pronto soccorso del Policlinico di Messina per poi essere trasferito all’ospedale Villa Sofia-Cervello di Palermo con l’elicottero del 118. L’accaduto balzò agli  onori della cronaca alcuni anni addietro venendo poi codificato in un processo per peculato, dopo un’indagine della sezione di polizia giu

Ancona, infermieri del 118 usati come operatori radio: scatta la diffida Nursind

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Il sindacato: “Reiterando gli abusi in questione, adiremo le autorità competenti, ispettive e giudiziarie”. Infermieri della centrale operativa del 118 di  Ancona  usati per mansioni lasciate scoperte: scatta la  diffida  nei confronti della dirigenza dell’ Asur Marche , dell’ Area vasta 2  e della  centrale operativa 118 . A promuoverla è il sindacato  Nursind . La vicenda è legata a un provvedimento deciso dalla dirigenza del 118 dopo che uno degli  operatori radio  in servizio alla base di Torrette è andato in mobilità nel gennaio scorso. Da allora quella posizione professionale non è stata sostituita e ciò ha provocato una serie di turni scoperti. Il direttore del 118,  Ermanno Zamponi , invece di sostituire l’operatore radio con una figura professionale analoga, ha pensato bene di firmare ordini di servizio che, di fatto, obbligano il personale infermieristico a ricoprire anche quella mansione che, da contratto, non spetterebbe loro. L’operatore radio è una figura imp

Pazienti già morti "dimessi" e portati a casa in ambulanza

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NAPOLI.  Ambulanze che trasportano pazienti già deceduti in ospedale per permettere ai familiari di "portarseli a casa" dietro compenso tra i 400 e i 500 euro, «tutti al nero». È uno dei particolari, emersi dalle indagini sull'Alleanza di Secondigliano e, in particolare, sull'ingerenza del clan camorristico Contini sulle attività dell'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, definito dal procuratore della Repubblica di Napoli Giovanni Melillo «sede sociale del clan». In un passaggio dell'ordinanza del gip vengono riportate le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che, nel 2015, parlava di «direttori sanitari sempre a disposizione del clan e pronti ad accettarne le imposizioni» e di «medici che hanno prestato la propria opera per feriti da arma da fuoco del clan che non dovevano passare in ospedale». In pratica, secondo quanto riferito agli investigatori, le ambulanze di una ditta privata gestita dal clan sfruttavano la volontà dei familiari dei paz

Piatti da un palazzo contro l’ambulanza ferma per un soccorso

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Sanremo, illesi gli operatori della Cri Qualcuno ha lanciato dei piatti contro un’ambulanza della Croce Rossa, intervenuta lunedì a tarda sera in via Agosti per un soccorso. Sull’episodio indaga la polizia, che ha ricevuto una denuncia da parte dei responsabili della Cri sanremese, sulla base di una relazione dell’equipaggio dell’ambulanza. Secondo una prima ricostruzione, intorno alle 23 il mezzo di soccorso ha raggiunto in sirena un condominio della trafficata strada sopra piazza Eroi per un giovane che si era ferito e che è stato poi trasportato al «Borea» in «codice giallo». Nel momento in cui l’autista è sceso dal mezzo, su di lui e sull’ambulanza sono piovuti degli oggetti, sembrerebbe uno o due piccoli piatti in coccio o in ceramica. L’operatore è riuscito a scansarsi per tempo, ne ha fatto invece le spese il parabrezza dell’ambulanza, rimasto scheggiato. Allarmati, e anche preoccupati, gli operatori della Cri hanno dovuto indossare i caschi per svolgere il loro intervento,

Ambulanze roventi, proteste

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AMBULANZE parcheggiate al sole, davanti alla Casa della Salute in piazza Gramsci, e i finalesi sono costretti a replicare le proteste già fatte lo scorso anno. Nonostante le buone intenzioni manifestate nell’estate 2018 da parte di Ausl e Comune di rimuovere i mezzi dal parcheggio esterno, e comunque di risolvere il problema, le ambulanze deputate a trasportare pazienti e anziani sono ancora sotto il solleone, sottoposte alle temperature ‘infuocate’ di questi giorni: una media che oscilla dai 36° ai 39°. «LA SPERANZA – commentano i finalesi in centro storico – è di godere tutti ottima salute, perché al solo pensiero di salire sulle ambulanze arroventate ci si sente male e i pazienti sono a rischio di peggiorare il loro stato di salute, senza tralasciare gli operatori e il personale sanitario. Se è impossibile accostare il dito alla carrozzeria esterna, figuriamoci l’interno, simile a un forno». A distanza di un anno, quindi, le ambulanze sono ancora parcheggiate al sole. Dopo la

Pompieri salvano cane caduto in Adige

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Giocava con la sua padrona sulle rive dell'Adige quando, per rincorrere un volalite, cadeva nelle acque. Alaska, cucciolo di Golden Retriver è stato tratto in salvo questa mattina, martedì 25 giugno, dai vigili del fuoco di Legnago che, allertati dalla sua padrona, sono intervenuti nel Comune della Bassa, lungo le rive del fiume Adige, dietro l'ospedale. Alle ore 10 circa il cane, caduto in acqua annaspava e non riusciva a raggiungere la riva: l'intervento dei pompieri ha scongiurato il peggio portando in salvo il cucciolo per consegnarlo alle cure della sua padrona. Fonte

Ambulanze senza aria condizionata, la consigliera Daidone scrive all’assessore regionale

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Le ambulanze del servizio di emergenza 118 sono prive di aria condizionata. A denunciarlo, con una nota indirizzata all’Assessore regionale alla Salute, è la consigliera comunale Carmela Daidone, capogruppo del Partito Democratico di Erice. “L’ambulanza rianimatoria che staziona presso la Cittadella della Salute – spiega Daidone  – è da lungo tempo priva di aria condizionata. Quando mi è stato riferito stentavo a crederci e, invece, è tutto vero. Durante la stagione estiva, all’interno dell’abitacolo, le temperature superano di gran lunga il limite della sopportazione. Ciò costituisce un danno sia per i pazienti che per i sanitari, costretti ad operare in condizioni assurde. Senza considerare, poi, che le alte temperature rischiano di incidere sulla conservazione dei farmaci e sugli strumenti custoditi all’interno dei mezzi. Purtroppo – aggiunge Daidone – non si tratta dell’unico mezzo di soccorso privo di aria condizionata, anche altre ambulanze che operano nella provincia son

Bimbo chiuso in auto Misano, salvato dai vigili del fuoco

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Il piccolo ha spinto il pulsante della chiusura centralizzata. La mamma nel panico. – Un bimbo di un anno e mezzo è rimasto  chiuso in auto per circa 20 minuti  nel parcheggio di Oliviero a Misano. E' successo questa mattina intorno alle 11. Per assistere e soccorrere il piccolo sono arrivati anche  i vigili del fuoco . A quanto pare, la mamma aveva appena sistemato il piccolo in auto, un'Audi A6 scura,  nel suo seggiolino . Il bimbo aveva in mano  le chiavi dell'auto  con le quali stava giocando. Nei pochi secondi necessari alla mamma per girate attorno all'auto e sistemare la cintura di sicurezza, il bimbo ha spinto il pulsante,  chiudendosi all'interno  dell'abitacolo. Con la temperatura in rapida crescita, la mamma è stata presa dal panico. Ha chiamato i soccorsi, allertando anche i vigili del fuoco. Intanto, ha chiesto l'intervento di un parente che le portasse, nel più beve tempo possibile, le doppie chiavi. I vigili del fuoco, subito acco

Defibrillatori salvavita, dove sono e chi li sa utilizzare?

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La morte improvvisa – per un infarto, così come accertato dal medico legale Antonino Margiotta  – di P.L., 83 anni, cardiopatico, stamattina in via Mannone a Castelvetrano, riapre – quasi per caso – l’utilità dei defibrillatori pubblici. Nel caso specifico ciò che è saltato agli occhi (grazie a un attento lettore che ha inviato una foto a  CastelvetranoSelinunte.it ) è la minima distanza che c’è tra il luogo della morte dell’anziano e il defibrillatore installato in piazza Matteotti. Così come sono andate le cose, sicuramente l’utilizzo del mezzo salvavita non sarebbe servito per far riprendere l’attività cardiaca all’anziano signore. Ma nessuno dei presenti e dei curiosi che si sono fermati, dopo che l’uomo è finito a terra, ha pensato che lì c’era quello strumento che fu donato dal 118 Sicilia per la cittadinanza e che si sarebbe potuto utilizzare, nell’attesa dell’ambulanza. È lecito chiedersi: quanti castelvetranesi sanno che in piazza Matteotti c’è un defibrillatore che, in alc

La protesta degli elisoccorritori dei vigili del fuoco

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I tecnici dell’elisoccorso dei Vigili del Fuoco della Lombardia, unitamente a tutti i colleghi d’Italia in possesso di questa specializzazione ,non compileranno i turni di servizio del mese di luglio e questo significa che la Lombardia potrebbe restare senza esperti del soccorso a bordo degli elicotteri dei vigili del fuoco. La protesta nasce dalla decisione dell’Amministrazione Centrale di eliminare retroattivamente il gettone di presenza che spettava al personale Elisoccorritore dal 2015  il quale garantiva di sopperire alla mancata attribuzione delle indennità notturne dovute al cambio di orario. Fonte

Incidente auto-ambulanza: il paziente trasportato è deceduto alcune ore dopo

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Il 55enne, residente a Nicorvo, era stato portato a Pavia Sono in corso gli accertamenti per fare chiarezza sulle cause della morte L’ambulanza della Croce Rossa di Mortara che lo trasportava si è scontrata con una Kia Carens all’incrocio del semaforo di via Roma. L’incidente, la cui dinamica è al vaglio del Comando della polizia locale di Cilavegna, è avvenuto ieri pomeriggio (sabato), intorno alle 15,30. Il paziente – D.B., 55 anni, residente a Nicorvo – era stato soccorso per un sospetto principio di infarto. In seguito all’incidente, nel quale sono rimasti feriti anche alcuni componenti del personale sanitario dell’equipaggio, il 55enne era stato portato al policlinico San Matteo di Pavia, dove è però deceduto nella serata di sabato. Sulle cause della sua morte, sono in corso gli accertamenti delle autorità. Fonte

Soccorso e assistenza alle persone con disabilità

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Prestare assistenza ai disabili in situazioni di emergenza richiede alcuni accorgimenti particolari. I suggerimenti possono e devono interessare tutti, anche se nel nucleo familiare non vivono persone con disabilità: in emergenza può capitare di soccorrere non solo i propri familiari, ma anche amici, colleghi di lavoro, conoscenti, vicini di casa, compagni di scuola, persone che hanno bisogno di aiuto incontrate per caso. È bene che tutti abbiano almeno le nozioni di base per prestare assistenza alle persone con disabilità. Assistere una persona con disabilità motoria È bene tentare di coinvolgere sempre la persona da soccorrere nello spostamento, incoraggiandola ad una collaborazione attiva, seppur nei limiti delle sue abilità. Se possibile e se la comunicazione è prolungata, mettiti al livello degli occhi dell’utente in sedia a ruote Non appoggiarsi ad una sedia a rotelle o ad un altro dispositivo di assistenza Non dare per scontato che una persona voglia essere spinta: chie

Ambulanze: lavoro nero pagato con i soldi pubblici

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Ambulanze: lavoro nero pagato con i soldi pubblici Continua la nostra inchiesta sulle finte ONLUS legate al 118. Fonte

Moglie preoccupata per il marito chiama i pompieri: stava guardando un film hard

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Irruzione dei pompieri in un appartamento pensando che l’uomo di 80 anni avesse avuto un malore Ha avuto paura per il marito e così ha chiamato subito i pompieri che quindi hanno fatto irruzione in pochi minuti. Lui però non stava male. Affatto. Con le cuffie alle orecchie, stava seguendo un film porno. La buffa vicenda si è verificata negli scorsi giorni a aMacerata, zona San Francesco. La moglie, ad un certo punto si è ritrovata chiusa in camera e sapendo che il marito era in casa, aveva provato a chiamarlo al telefono. Nulla da fare. Fonte

Scopre di avere la leucemia donando il sangue e viene salvata

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Il racconto toccante di una adriese "Donare il sangue mi ha salvato la vita. Donare il sangue mi ha salvato la vita",  è toccante la testimonianza di una 60enne adriese  che durante un convegno organizzato da Fidas Polesana e Avis Adria nella giornata mondiale del donatore, ha raccontato la sua storia. Se non fosse stato per i controlli ai quali sono regolarmente sottoposti i donatori di sangue, lei non avrebbe probabilmente scoperto in tempo la malattia.  Durante un controllo di routine, infatti, le è stata diagnosticata una leucemia fulminante . La diagnosi precoce le ha permesso di iniziare subito le terapie in tempo per guarire. Una bella storia a lieto fine che, come ha detto la donna, insegna che "donare non salva la vita solo agli altri, ma può salvare anche la tua". Fonte

„Attimi di paura in ospedale: violento irrompe in Pronto Soccorso, aggredisce infermiere e lancia in aria pc e defibrillatore.

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Ospedali Riuniti Foggia, aggressione al Pronto Soccorso „ E' accaduto sabato sera intorno alle 22.00. Un soggetto in stato evidentemente alterato è entrato nella struttura sanitaria e si è scagliato contro gli operatori. Danni a materiale di lavoro. “ Ospedali Riuniti Foggia, aggressione al Pronto Soccorso „ Momenti particolarmente tesi quelli che vissuti dal personale in servizio sabato sera al  Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti di Foggia. Erano le 21.57 quando un cinquantenne italiano (presumibilmente foggiano) è entrato nella struttura sanitaria e, in stato evidentemente alterato, ha iniziato ad inveire e ad aggredire verbalmente un infermiere di turno, scaraventando per aria ciò che gli è capitato sotto mano: segnatamente monitor e tastiera di un pc e un defibrillatore. Fortunatamente solo danni a cose, nessun danno a persone. E’ intervenuta la Polizia, che ha chiesto di acquisire le immagini. Ospedali Riuniti Foggia, aggressione al Pronto Soccorso „ Lo co