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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

La madre sta male, la guardia medica di Napoli: «Richiami tra mezz’ora, c’è il cambio turno»

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Per Brunella quello di stamattina non è stato un bel risveglio a  Napoli . A destare dal sonno la 27enne, che vive con i genitori nei pressi di piazza Nazionale, gli strattoni del padre, che voleva avvisarla delle cattive condizioni di salute di sua madre. La donna, 64 anni, da tempo soffre di diverse patologie: sindrome di Manière, psoriasi, artrite psoriasica, scompensi cardiaci, che anni fa le hanno causato anche un infarto. In più, qualche mese fa ha subito un intervento al ginocchio per il quale ha avuto diversi problemi post-operatori. Perciò non è raro che da quella casa partano telefonate verso 118 e guardia medica per chiedere assistenza. E anche questa mattina la ragazza ha chiamato quei numeri perché qualcuno arrivasse a soccorrere la madre. « Mamma si è sentita male  verso le 6.15 – racconta Brunella –. Avvertiva forti vertigini, dovute alla sindrome di Manière, e probabilmente aveva la pressione alta perché stava collassando». Il tempo di capire le cond

Finanziaria, rimettere in mare le idromoto del 118 costa 80mila euro

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Torna in mente il vecchio gioco delle tre carte . Tra i tanti rivoli della Finanziaria, trova spazio anche la  paradossale vicenda delle idromoto della Seus , la società partecipata della Regione Siciliana che si occupa della gestione del 118 nell’Isola. Una vicenda di cui il  Gazzettino di Sicilia  si era già occupato, sollevando il caso a inizio anno. In sintesi, nel 2012 la Regione acquista delle idromoto per il soccorso in mare al largo delle spiagge più trafficate della Sicilia, da San Vito Lo Capo, fino a Mondello.  Idromoto operative  soltanto negli anni immediatamente successivi. Già dal 2014 le moto d’acqua sono rimaste ferme, nonostante l’investimento per l’acquisto, ma anche per la formazione degli autisti soccorritori che hanno conseguito  il brevetto nautico per poterle guidare . Un’interrogazione del  Movimento 5 Stelle  chiedeva che fine avessero fatto i mezzi e la risposta era arrivata proprio dalla Seus, che confermava l’inutilizzo e  annunciava la vendita delle i

Quartieri Spagnoli e Sanità, ambulanze bloccate dalle auto in sosta selvaggia: la denuncia

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Quartieri spagnoli e Sanità, ambulanze bloccate dalle auto in sosta selvaggia: la denuncia „ Quartieri spagnoli e Sanità, ambulanze bloccate dalle auto in sosta selvaggia: la denuncia „ Il consigliere regionale Borrelli denuncia due episodi di soccorsi resi difficoltosi dalle vetture parcheggiate. "In un caso medico e infermieri aggrediti verbalmente da uno dei proprietari delle vetture" “ Quartieri spagnoli e Sanità, ambulanze bloccate dalle auto in sosta selvaggia: la denuncia „ A nche la notte appena passata, come accade quasi sempre purtroppo, le  ambulanze  hanno avuto difficoltà a raggiungere le case dei pazienti bisognosi di cure a causa delle auto parcheggiate in modo incivile”: la denuncia è di Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi e componente della Commissione sanità. Due gli episodi riportati da Borrelli. "Il primo caso – spiega – s’è verificato in  vico Rosario di Palazzo , nei Quartieri Spagnoli, dove medico e infermiere sono sce

Siracusa, calci e pugni contro operatore del 118 Aggressore aveva chiesto ambulanza per malore

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Secondo quanto accertato dai carabinieri, l'ambulanza sarebbe arrivata sul luogo dell'intervento in pochi minuti. Escluso quindi che la reazione violenta dell'uomo possa essere scaturita da un ritardo nei soccorsi. L'uomo è stato ricoverato in Psichiatria. Un operatore del 118 aggredito a calci e pugni da un uomo che aveva chiesto soccorso . Accade a  Siracusa , in via Algeri, nel corso della notte. L'uomo,  L.E., 36enne  siracusano, già sorvegliato speciale, appena arrivato il personale del 118 da lui stesso chiamato per un malore, si è scagliato contro uno degli operatori, aggredendolo con  schiaffi, calci e pugni  e facendolo cadere a terra.  Alcuni residenti che hanno assistito alla scena sono intervenuti per provare a riportare la calma e hanno chiamato i carabinieri. Sul posto sono quindi intervenuti i militari del nucleo operativo e radiomobile, che hanno identificato  l'aggressore, in stato di alterazione psicofisica.  L'uomo è quindi stato ric

Frosinone, file e ambulanze bloccate per ore al Pronto soccorso dell'ospedale "Spaziani"

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Ambulanze ferme anche per cinque ore, parenti esausti e qualcuno perde pure la brocca, corridoi pieni di barelle e flebo. Ieri è stata una giornata campale al Pronto soccorso dell’ospedale “Spaziani” di Frosinone. Intorno all’una e mezza, l’afflusso, stando ai numeri del portale web della Regione Lazio, contava 75 pazienti: 10 in attesa, 43 in trattamento (di cui 4 in codice rosso e 8 in attesa di trasferimento) e 75 in osservazione. La situazione è rimasta più o meno così per tutto il pomeriggio. Nel parcheggio esterno, riservato ai mezzi di emergenza, una fila di ambulanze. Quattro per l’esattezza. Vengono da Ferentino e Ceccano dove i presidi sono rimasti nel frattempo senza mezzi di emergenza. «Scusi da quando è che aspetta?», chiediamo ad un autista del 118. «Sono qui dalle 11», risponde con il tono di chi a queste attese è ormai abituato. Lui e i suoi colleghi non possono andare via perché i pazienti che hanno portato sono ancora sulle barelle in attesa di ricovero. Due operatori

L’ambulanza arriva ma poi se ne deve andare di corsa perché chiamata a soccorrere un incidente. Scoppia il caso nel cividalese. Prisciano: “Colpa del taglio alle spese sulla sanità”

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L’ambulanza arriva ma poi se ne deve andare di corsa perché chiamata a soccorrere un incidente. Non è un film ma la tragica realtà di una storia fatta di ritardi e di un soccorso mancato che poteva davvero mettere in repentaglio la vita di una persona. Siamo nelle Valli del  Natisone , più precisamente a  Masseris , frazione del comune di  Savogna . Un anziano, con problemi ai reni, si è sentito male. Immediata è stata la chiamata al 112 per richiedere l’intervento di un’ambulanza. L’ambulanza parte dall’ospedale di Cividale e arriva presso l’abitazione dell’anziano signore. Ecco qui che accade l’episodio di  malasanità : invece che accertarsi delle sue condizioni di salute è costretta a ripartire via di corsa verso un’altra emergenza, un incidente stradale ritenuto più urgente. Solo quattro ore dopo i soccorsi possono ritornare a  Masseris . Il motivo di questo disservizio sta nel fatto che purtroppo, visti i tagli avvenuti a seguito dell’ultima riforma sanitaria, nel  cividalese

Sanremo, ambulanza si cappotta in via Ernesto Marsaglia: trasportava paziente appena soccorsa

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Sanremo . Un’ambulanza con a bordo un paziente si è capottata mentre percorreva una discesa di collegamento tra l’abitazione della persona che aveva appena caricato e strada Senatore Ernesto Marsaglia. Sul posto è stata inviata una seconda ambulanza della Croce Rossa di Sanremo oltre ad una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento matuziano. All’interno del mezzo di soccorso, al momento dell’incidente, c’era una signora 90enne che l’ambulanza stava accompagnando in ospedale dopo un malore. Oltre alla donna, sono rimasti feriti anche i due militi che guidavano l’ambulanza. Tutte e tre le persone coinvolte sono state trasportate al pronto soccorso dell’ospedale Borea in codice giallo di media gravità. fonte

Bricherasio: ambulanza esce di strada, il paziente si rompe il femore

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Il mezzo di soccorso è finito in un frutteto. Illesi i volontari della Croce verde. Un’ambulanza con un anziano a bordo è uscita di strada questo pomeriggio a Pinerolo. Il paziente, che era su una sedia a rotelle, nell'impatto si è fratturato il femore, traumi alla testa e al torace, ed è finito al Cto, trasportato in elicottero. L'uomo, di Luserna SAn Giovanni,   ha 88 anni: i medici non hanno ancora sciolto la prognosi. Illeso l’equipaggio dell’ambulanza mentre la moglie del paziente, 79 anni, è stata portata per precauzione all’ospedale Agnelli di Pinerolo. Il mezzo di soccorso appartiene alla Croce verde di Bricherasio e stava viaggiando verso il centro di Pinerolo quando è uscito di strada finendo contro gli alberi di un frutteto. Sulla dinamica dell’incidete indaga la polizia stradale di Pinerolo. fonte

Equipaggio ambulanza aggredito a Napoli

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Monorchio: "Asl, Questura e Prefettura garantiscano sicurezza" Aggressione ai danni dell'equipaggio di un'ambulanza accusata di essere arrivata in ritardo: è successo ieri sera a Napoli. L'aggressione, secondo quanto si è appreso, è scattata nel centro di Napoli, per mano dei familiari di una coppia vittima di un incidente con lo scooter. Dagli accertamenti è però emerso che i tempi di intervento sono stati quelli previsti.     "Chiediamo alla Asl Napoli 1 Centro, - dice il presidente della Croce Rossa di Napoli, Paolo Monorchio - di concerto con Questura e Prefettura, di attivare ogni utile percorso affinché non solo gli equipaggi del 118 ma anche tutti gli operatori sanitari siano garantiti nella loro sicurezza". "Non è la prima volta - conclude Monorchio - che si verificano fatti di questa gravità. Resta il problema principale di dover comunque garantire sicurezza agli operatori impegnati ad erogare un servizio così importante quale è quell

„Vigile del fuoco indagato per esplosione, Conapo: "Deve anche pagare le spese legali"“

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Vigile del fuoco indagato per esplosione, Conapo: "Deve anche pagare le spese legali" „ E' la denuncia di Giuseppe Musarra, segretario per la Sicilia del sindacato di categoria Conapo e capo squadra dei vigili del fuoco in servizio, sul caso del collega Tavormina indagato dalla procura quale "atto dovuto" dopo l'esplosione di Catania. Vigile del fuoco indagato per esplosione, Conapo: "Deve anche pagare le spese legali" „ "E' assurdo che il capo squadra dei vigili del fuoco rimasto ferito nell'esplosione di una palazzina a Catania lo scorso 20 marzo, nella quale morirono altri 3 persone di cui 2 vigili del fuoco, debba pagare di tasca propria gli avvocati obbligatori per potersi difendere. Oltre ad aver perso 2 colleghi, oltre a rimanere gravemente ferito egli stesso e un altro vigile del fuoco è stato rinviato a giudizio dalla procura di Catania e lasciato 'economicamente solo' dallo Stato, che poi lo rimborserà, se innocen

Infarto: arrabbiature e stress ne raddoppiano il rischio

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La calma è la virtù dei forti e sarebbe proprio il caso di aggiungere di cuore. Sì perché i forti stress, le arrabbiature e gli sconvolgimenti emotivi possono più che raddoppiare il rischio di un attacco cardiaco nell’ora successiva. Se poi allo sconvolgimento emotivo o all’arrabbiatura si aggiunge uno sforzo fisico il viene triplicato. A rivelarlo è uno studio condotto su un vasto campione di individui di 52 paesi da  Andrew   Smyth , della McMaster University in Canada, pubblicato sulla rivista  Circulation . Lo studio Il lavoro ha coinvolto 12.461 pazienti (di età media 58 anni). Non è il primo studio ad evidenziare un legame tra lo stato psicofisico di un individuo, ovvero l’essere particolarmente stressanti o prendersi delle arrabbiature, come un fattore di rischio a breve termine per l’attacco cardiaco; ma è il primo ad essere condotto su un così vasto campione di individui di diversi paesi e quindi a riportare i risultati più completi. I ricercatori hanno chiesto al campion

Sagliano: Chiama 20 volte l’ambulanza ma quando arriva la rifiuta, scatta la denuncia

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Chiamava insistentemente il 112 per richiedere di essere soccorso da un’ambulanza, ma al suo arrivo la rifiutava. È accaduto ieri sera, 3 aprile, a Sagliano Micca: protagonista dell’episodio F.F., 72enne già noto alle forze dell’ordine, che per 18 volte ha telefonato al centralino senza scheda telefonica, probabilmente per non farsi rintracciare, e solo due volte utilizzandola. Lo stesso, in evidente stato di ebbrezza, ha rifiutato gli operatori sanitari per due volte, fino a quando i Carabinieri non l’hanno convinto a farsi soccorrere. Per il suo comportamento, il 72enne ha rimediato due denunce, una per ubriachezza molesta e l’altra per interruzione di pubblico servizio.  fonte

Infarto in fabbrica: operatori sanitari "guidano" la rianimazione al telefono

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BICINICCO (Udine) -  Infarto  in  fabbrica : gli operatori sanitari guidano la  rianimazione  al telefono dalla centrale di Palmanova. La richiesta di soccorso è arrivata alle 4 e 20 di questa mattina, giovedì 29 marzo, per un operaio della fabbrica  Bipan  Spa di  Bicinicco . L'uomo colto da malore è stato immediatamente soccorso da due  colleghi  di lavoro che, grazie alle istruzioni telefoniche dell'infermiera, una operatrice della centrale operativa  Sores  di Palmanova, hanno iniziato la rianimazione cardiopolmonare. Contemporaneamente sono state inviate una ambulanza e una automedica i cui equipaggi hanno poi continuato con successo le manovre avanzate di rianimazione. La vittima dell'infarto è un uomo di 45 anni; l'operaio si è ripreso, è stato stabilizzato e portato con un trasporto protetto al pronto soccorso dell'ospedale di Udine.  fonte