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Visualizzazione dei post da agosto, 2019

Ambulanza interviene per un’emergenza, medico accoltellato senza ragione

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Un  medico  in servizio al  118 di Rossano  è stato  accoltellato  nel pomeriggio di oggi durante un intervento di soccorso avvenuto nel  centro storico  della cittadina jonica del cosentino. Da quanto appreso  l’ambulanza  era intervenuta  nel centro storico di Rossano  dopo una chiamata arrivata alla centrale operativa di Cosenza che ha inviato un mezzo dell’ospedale  “Giannettasio” . A bordo il  medico  ed un  infermiere  che, arrivati davanti all’abitazione interessata dal soccorso, si sono trovati davanti un uomo ed una donna dolorante. Il primo,  armato  di  coltello , e per ragioni che sono ancora in fase di accertamento, si sarebbe però  scagliato contro i soccorritori , raggiungendo il dottore e  colpendolo con un fendente alla mano  e costringendolo a ricorrere alle cure dei colleghi del  Pronto soccorso . fonte

Atti vandalici contro i colleghi della croce verde di Baggio. Ci risiamo... non è possibile 😠

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Atti vandalici contro i colleghi della croce verde di Baggio. Ci risiamo... non è possibile 😠 Chi veste una divisa serve il paese! Chi colpisce un' Associazione colpisce la cittadinanza. "Ci potrai colpire mille volte ma mille volte ci rialzeremo perche' la nostra missione e' piu' forte della tua cattiveria". Ci risiamo, per l' ennesima volta, a fare i conti con la stupidita' umana incurante che il danno fatto non e' solo materiale ma e sopratutto morale e colpisce di riflesso ogni cittadino. "Nella notte di giovedi dei vandali si sono accaniti contro l' ennesimo mezzo della #CroceVerdeBaggio, rendendolo momentaneamente inservibile. Purtroppo non sempre far del bene è sufficiente. Gli amici della Croce Verde di Baggio scrivono e fanno sapere a tutti voi che la loro associazione  non molla mai, e rimboccandosi le maniche rimangono operativi. Perché essere disponibili e portare assistenza è la nostra missione. Anche contro

Ambulanza tampona camion su A4, feriti

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Portati all'ospedale di Chivasso, non sono gravi  Un'ambulanza è stata coinvolta in un incidente stradale sulla A4, in direzione di Milano, nei pressi dello svincolo di Rondissone. Un mezzo della Croce verde di Torino ha tamponato un autocarro: sul posto sono intervenuti polizia, personale autostradale e 118 oltre a squadre Vigili del Fuoco del distaccamento di Livorno Ferraris e del distaccamento volontario di Santhià.     Il personale dei Vigili del fuoco ha provveduto ad estrarre i due occupanti della autolettiga affidandoli alle cure dei sanitari per il trasporto all'ospedale di Chivasso. Le loro condizioni non sono gravi. fonte

Donna ha malore a Cortina, medico romano le pratica 40 minuti il massaggio cardiaco e la salva

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Pomeriggio di ieri 27 agosto. Sulla famosa e bellissima pista ciclabile tra San Candido e Lienz ci sono centinaia di appassionati che scendono fino a Lienz, in Austria, e da lì prendono il treno delle OBB che li riporterà su fino a Dobbiaco. Sul treno ci sono oltre 500 persone e tantissime biciclette. All'improvviso, mentre il  treno  è ancora in territorio austriaco, da uno dei vagoni si sente gridare: un  medico , un medico, c'è un medico? Una donna, una bella signora toscana di 40 anni, in tenuta da  bicicletta , è distesa per terra, in arresto cardiaco. In fondo al treno siede Carlo Santucci, medico romano di 33 anni , in vacanza a Cortina con la famiglia. Anche lui ha appena fatto la ciclabile in bici. Si alza, corre, vede. Si getta sulla donna, e per 40 eterni, interminabili minuti le pratica il massaggio cardiaco. Su e giù, su e giù, sudato, disperato, ma professionale e tremendamente efficace. Sopra il treno, finalmente, si materializza l'elicottero sanitario a

‘Ambulanze che trasportano defunti e poi non vengono disinfettate’, l’accusa dei sindacati all’Asl di Lecce

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L’Fsi-Usae elenca le carenze del servizio di trasporto secondario del servizio Sten (Servizio di Trasporto In Emergenza Neonatale) e del servizio di navetta interna del Vito Fazzi di Lecce. Situazioni davvero incredibili. I pazienti deceduti presso l’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive del Vito Fazzi, che potrebbero essere trasportati presso la Camera Mortuaria attraverso un percorso interno, in quanto ubicati nella stessa palazzina, vengono trasportati con le suddette ambulanze  senza alcuna successiva disinfezione ’ Grave, gravissima l’accusa lanciata dalla Federazione Sindacati Indipendenti – U.s.a.e. all’Asl di Lecce. Parole dure quelle proferite dal  segretario territoriale Francesco Perrone  in una nota giunta in redazione nel pomeriggio di oggi. La segnalazione parte da un’analisi puntuale di quelle che, secondo il sindacato, appaiono essere  le carenze del servizio di trasporto secondario del servizio Sten  (Servizio di Trasporto In Emergenza Neonatale)

Infermiere del 118 si suicida dentro la sua auto

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A nulla sono valsi i soccorsi dei sanitari del pronto soccorso. Un a grande tristezza è calata ieri sera in città. Un infermiere del 118 e dell’elisoccorso, professionista stimato e apprezzato in città per le doti umane e professionali, ha deciso di togliersi la vita all’interno della sua auto, nei pressi del Grande Ospedale Metropolitano“ L’uomo,  pare si sia iniettato una flebo letale e a nulla sono valsi i soccorsi dei colleghi e dei sanitari del pronto soccorso. L’infermiere aveva fatto della professione la sua ragione di vita. Appresa la notizia, immediatamente rimbalzata sui social, lo sgomento e l’incredulità  di amici e colleghi sono stati unanimi.“ Fonte. Qui

Muore perché obeso. Manca la barella

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LATINA   Sarebbe potuta bastare una barella per obesi per salvarsi.  180 chili per quasi due metri di altezza, ma quella barella non c’era. La Procura della Repubblica di Cassino, ha aperto un’indagine sulla sua morte per capire cosa non ha funzionato la sera di mercoledì quando Francesco si è sentito male e all’arrivo dell’ambulanza non è stato possibile trasportarlo in ospedale. I parenti pretendono chiarezza sulla vicenda. Sono stati loro alla fine a caricare il familiare in macchina e a portarlo alla struttura sanitaria di Formia, il Dono Svizzero, ma non sono arrivati in tempo. Francesco rientrava nella categoria “grande obeso” e l’11 giugno si era sottoposto al bendaggio gastrico, operazione chirurgica di riduzione dello stomaco abbastanza frequente che, però, può portare a delle complicazioni. Dai controlli effettuati dopo l’intervento risultava che il 33enne stava rispondendo bene al trattamento, quando all’improvviso si è sentito male. La clinica dove è stato operato no

L’apnea non è un gioco: i consigli dell’esperto

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L’apnea non è un gioco”. Così il Presidente Raffaele Perrotta della Federazione Italiana Salvamento Acquatico (FISA), che opera in Abruzzo ed in tutta Italia, dopo gli ultimi casi di ragazzi che hanno rischiato la vita a causa di gare di apnea tra amici. Perrotta, da sempre è vicino a quelle che sono le tematiche inerenti il benessere e la tutela di tutti coloro che si avvicinano all’ambiente acquatico. “L’apnea” afferma Raffaele Perrotta, “è una pratica che negli ultimi anni ha coinvolto sempre un maggior numero di persone di entrambi i sessi. Si tratta di un arresto volontario della respirazione e può essere un affascinante viaggio dentro sé stessi se la si fa nel modo corretto. L’apnea va preparata attraverso specifici esercizi e non va improvvisata onde evitare problemi più o meno gravi. Mai praticare apnea da soli senza alcuna assistenza e mai eseguire un’iperventilazione. Incidenti possono essere evitati con una maggiore consapevolezza e attenzione. I principali

Troppo alcol in corpo. Il 118 soccorre sei ragazzi tra Grottammare e San Benedetto

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GROTTAMMARE – Avevano decisamente bevuto troppo i sei ragazzi che, nella notte di Ferragosto, sono stati soccorsi dal 118. In tre sono stati soccorsi a Nord del Ballarin, al confine tra Grottammare e San Benedetto. Altri tre sono invece stati raggiunti nell’area del lungomare Nord. In alcuni casi i ragazzi soccorsi avevano perso i sensi. A tutti loro gli operatori sanitari hanno somministrato le terapie del caso al fine di farli riprendere. Fonte

Caldo in Calabria, centralino del 118 affollato di chiamate d'intervento

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Temperature che sfiorano, ed in alcuni casi superano, i 40 gradi da tre giorni. La Calabria soffre l'ondata di forte caldo che sta imperversando in regione, con le spiagge e le località di montagna prese d'assalto da quanti cercano un minimo di refrigerio, fino a registrare il tutto esaurito in diverse località e negli stabilimenti balneari. Condizioni difficili, che stanno mettendo a dura prova soprattutto anziani, bambini e persone deboli.  Per questo, sono diverse le chiamate alle sale operative del 118 in tutte e cinque le province calabresi. La gran parte delle richieste riguardano improvvisi crolli della pressione arteriosa, ma molti anche i casi di infarto e di ictus. Nelle farmacie si registrano impennate nelle vendite di integratori alimentari, così come nei negozi sono le bevande, di ogni genere, ad essere consumate in maniera esponenziale. La continua richiesta di soccorsi sta provocando disagi sia nei pronto soccorso che negli interventi delle ambulanze, cost

L’inutile assedio ai pronto soccorso: nessuna urgenza nel 90% dei casi

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Oltre 1.500 persone al giorno nei triage milanesi. «Accessi impropri che intasano le sale d’aspetto» Tutti inutilmente al Pronto socc orso. Chiunque di noi l’ha fatto più di una volta. E siamo, purtroppo, in buona compagnia. Quasi il 93% dei milanesi che si rivolgono al Ps lo fa in realtà senza avere nulla di grave. Sono più di 1.500 pazienti al giorno. Esattamente, da gennaio a giugno 2019, ben 271.188 solo negli ospedali pubblici di Milano: 72.092 (24,6%) in codice bianco, altri 199.096 (68%) in codice verde. Sono i due codici che, assegnati secondo le classi d’emergenza al momento del triage, vogliono dire che non c’è nessuna urgenza. Tecnicamente possono considerarsi accessi impropri che creano inutili file in sala d’aspetto e mettono sotto stress strutture e medici il cui compito è intervenire per i casi gravi. Questo fenomeno, che si trascina da anni, è da interpretare come il segnale più tangibile che continua a non funzionare al meglio l’assistenza sul territorio. N

Defibrillazione in doppia sequenza nel trattamento della fibrillazione ventricolare refrattaria extraospedaliera: quale outcome per il paziente?

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La percentuale di sopravvivenza ad un arresto cardiaco extraospedaliero (OHCA) è maggiore nelle vittime che presentano un ritmo defibrillabile quando queste ultime vengono sottoposte a rianimazione cardiopolmonare (RCP) precoce. Tuttavia, un sottogruppo di individui presenta una fibrillazione ventricolare (FV) che non risponde a defibrillazione (FV refrattaria). Uno degli interventi che può rappresentare un’opzione possibile nelle FV refrattarie è una doppia defibrillazione esterna sequenziale (DSD). I ricercatori dell’ Ohio Health Doctors Hospital , (Columbus) si sono posti l’obiettivo di comprendere se tale procedura in queste situazioni sia davvero la più efficace. Per fare ciò hanno esaminato l’outcome di migliaia di pazienti che hanno manifestato una FV refrattaria trattata con DSD in un setting pre-ospedaliero. La metodologia adottata è stata la valutazione retrospettiva delle cartelle cliniche dei pazienti che hanno manifestato una FV trattata con una DSD in ambiente

Centrale Operativa, dove tutto è questione di secondi

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Novanta secondi. È questo il tempo medio che un infermiere di Centrale Operativa ha per salvare una vita, per farla nascere. 90 secondi in cui capire quanti e quali mezzi di soccorso inviare: ambulanza, automedica, elicottero. E se vi sia necessità di un soccorso tecnico oltre a quello sanitario coinvolgendo nell’intervento vigili del fuoco, forze dell'ordine, soccorso alpino, capitaneria di porto. 90 secondi per far capire a chi chiama che può fare davvero la differenza nell'attesa dei soccorsi. Infermiere di Centrale Operativa, un lavoro differente Sono Marco, ho 40 anni e sono un infermiere. Da più di 10 anni lavoro in  centrale operativa 118 . Questo è un lavoro poco conosciuto. Molti ci credono centralinisti, altri ci paragonano ad operatori di call center.  Ma questo è un lavoro differente . A noi interessa la salute delle persone. La parte più difficile che caratterizza questo lavoro consiste nel capire nel più breve tempo possibile cosa sta succedendo dall'

Picchia una volontaria della Svs e fugge

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Livorno: uno scooterista ha scaraventato la ragazza contro l’ambulanza perché il mezzo era fermo in strada e spintonato l’autista. LIVORNO. Alle 7.45 l’ambulanza di servizio della Svs si è fermata in via Bengasi, a poche decine di metri dalla stazione, per caricare a bordo una cinquantenne livornese che quotidianamente deve sottoporsi a dialisi e trasportarla in ospedale. Sui lati della carreggiata non c’era spazio per parcheggiare e così l’autista ha deciso di fermare il mezzo sulla strada e ha acceso le 4 frecce. Una sosta di due minuti, forse tre. Anche perché la signora, puntualissima, era già sul portone che aspettava. Dallo sportello è uscita una giovane volontaria che è andata a prendere la donna sul marciapiede. Insieme, a braccetto, hanno attraversato la strada, davanti al mezzo di soccorso, per entrare dal portellone laterale. Ma a quel punto è arrivato un ragazzo in motorino a tutta velocità che ha tentato di sorpassare l’ambulanza ferma, sulla destra, in uno spazio st

Volontari Vvf appiccavano roghi

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Indagata squadra di 15 persone, falsi allarmi per 10 euro l'ora. Ragusa: Appiccavano il fuoco e simulavano richieste di soccorso al 115 per guadagnare 10 euro l'ora, quanto lo Stato paga i volontari dei Vigili del fuoco. E' l'accusa contestata dalla Polizia di Stato di Ragusa a un'intera squadra di 15 pompieri ausiliari indagata per truffa; alcuni di loro rispondono anche di incendio. Il capo del gruppo è stato arrestato e posto ai domiciliari. Le indagini della Squadra mobile, avviate dopo una segnalazione del comando dei vigili del fuoco, sono state coordinate dalla Procura di Ragusa. Il gruppo di 15 volontari dei vigili del fuoco era in servizio nel distaccamento di Santa Croce Camerina e, secondo l'accusa, appiccava incendi e lanciava falsi allarmi alla sala operativa del 115 per percepire ingiuste somme di denaro dallo Stato: 10 euro circa per ogni ora in caso di emergenze. Fonte.

Infermiere di 49 anni trovato morto in ospedale.

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Tragedia in ospedale: Muore infermiere di 49 anni. Qualche giorno fa era morto un collega di 45. Un infermiere del 118, noto nel suo ambiente, E.Q., di 49 anni, è stato trovato morto lo scorso 6 agosto dal personale della portineria degli uffici sanitari di via Farneto alle ore 7:00. Lo rende noto Asuits con un comunicato. L’infermiere è ricordato come una colonna storica del 118, esperto di maxi emergenze, uomo da tempo sofferente. L’infermiere di 49 anni lascia la madre e la sorella. “L’Azienda è vicina ai familiari in questo doloroso momento” conclude la nota. La notizia è in aggiornamento. Solo pochi giorni fa era morto un altro infermiere del pronto soccorso di Massa. Lavorava al Pronto Soccorso, si era sentito male a fine turno e si era fatto un elettrocardiogramma: a casa si è messo a letto, la mattina la moglie lo ha trovato morto. Come riportato dalla stampa locale e dalla redazione di  Trieste Prima , la vittima è  Emanuele Quargnal , infermiere di 49 anni in s

Clandestino malato sputa sangue infetto addosso al personale del 118

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Notte di follia quella di un 37enne marocchino, che ha aggredito sei soccorritori: sottoposti a profilassi. Clandestino malato sputa sangue infetto addosso al personale del 118. Notte di follia quella di un 37enne marocchino, che ha aggredito sei soccorritori. Sono stati sottoposti a profilassi. Clandestino sputa sangue infetto addosso al 118 Lunga la lista di accuse formulata dal Nucleo di Polizia giudiziaria della Polizia locale di Sesto San Giovanni nei confronti del nordafricano protagonista della notte di violenza avvenuta lo scorso 30 giugno, e che ha visto come vittime i soccorritori del 118 che hanno incrociato la sua strada. L’uomo – pregiudicato, senza fissa dimora, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e colpito da un decreto di espulsione esecutivo – è stato denunciato dalla stessa Locale, al termine dell’attività di indagine. La notte di follia Verso le 20 del 30 giugno, il 37enne era stato soccorso da un’ambulanza del 118. Una volta giunto nei pressi