Muore perché obeso. Manca la barella
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LATINA Sarebbe potuta bastare una barella per obesi per salvarsi. 180 chili per quasi due metri di altezza, ma quella barella non c’era. La Procura della Repubblica di Cassino, ha aperto un’indagine sulla sua morte per capire cosa non ha funzionato la sera di mercoledì quando Francesco si è sentito male e all’arrivo dell’ambulanza non è stato possibile trasportarlo in ospedale. I parenti pretendono chiarezza sulla vicenda. Sono stati loro alla fine a caricare il familiare in macchina e a portarlo alla struttura sanitaria di Formia, il Dono Svizzero, ma non sono arrivati in tempo.
Francesco rientrava nella categoria “grande obeso” e l’11 giugno si era sottoposto al bendaggio gastrico, operazione chirurgica di riduzione dello stomaco abbastanza frequente che, però, può portare a delle complicazioni. Dai controlli effettuati dopo l’intervento risultava che il 33enne stava rispondendo bene al trattamento, quando all’improvviso si è sentito male. La clinica dove è stato operato non effettua servizio di pronto soccorso, perciò la centrale operativa dell’Ares 118 di Latina ha immediatamente inviato un’ambulanza della Formia Soccorso, tra le società che si è aggiudicato l’appalto per il trasporto d’emergenza.
Una volta arrivati a casa del paziente gli operatori sanitari si sono resi conto di non poterlo caricare sul mezzo in quanto sprovvisti di barella bariatrica, necessaria per questo tipo di intervento.
Inutile la ricerca sul momento dell’utensile perché in tutto il sud della provincia non ce n’è uno, né è stato possibile richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco, come è capitato già in questi casi, a causa delle condizioni di emergenza di Francesco. La famiglia avrebbe anche richiesto di attrezzare la propria auto con gli strumenti medici, con un operatore sanitario a bordo e l’ambulanza a fare da scorta. Soluzione vietata dal regolamento. Presi dalla disperazione i parenti hanno allora firmato la rinuncia all’assistenza e si sono diretti in ospedale con mezzi propri. A quel punto però era troppo tardi. Dalle prime indagini, Francesco sarebbe morto prima di arrivare all’ospedale per un arresto cardicircolatorio.
L’autopsia e la consulenza disposte dal pm Roberto Bulgarini Nomiche potranno fornire maggiori elementi per chiarire la vicenda.
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