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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

Addio a Debora Pacini: infermiera del 118 che ha dedicato la vita al servizio degli altri

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Ha chiesto di poter indossare ancora una volta la propria divisa del 118, poco prima di morire È stato l’ultimo desiderio di  Debora   Pacini , infermiera 48enne deceduta poche ore fa. Oltre che per la competenza e la professionalità era ricordata da tutti per il bel sorriso che la contraddistingueva. Da due anni combatteva coraggiosamente contro la malattia che alla fine non le ha lasciato scampo. Debora è deceduta ieri presso l’ospedale di Piombino, circondata dall’affetto dei famigliari. Prestava il proprio servizio presso la centrale operativa del 118 di Grosseto. Era conosciuta da tutti come una donna generosa. Aveva iniziato la propria carriera infermieristica presso l’azienda ospedaliera universitaria di Siena nel 2006, poi era stata trasferita al Sant’Andrea di Massa Marittima ed infine al 118 di Grosseto. Anche il presidente dell’Opi di Grosseto  Nicola Draoli  ha voluto ricordare la collega: Credo che dobbiamo esserle grati per l’attaccamento al lavoro

Ambulanza senza medico a bordo, Zinzi interroga il governatore De Luca

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Chiede spiegazioni il consigliere regionale Gianpiero Zinzi sulla questione relativa alla morte di un 35enne, deceduto per infarto ma soccorso da un’ambulanza senza medico a bordo. L’interrogazione di Zinzi nasce da un intervento fatto dal 118 di Caserta. La richiesta di aiuto era stata chiesta per un uomo di 35 anni che aveva difficoltà respiratorie e nel parlare. Sul posto si è subito precipitata un’ambulanza che però non aveva medici a bordo. Il personale presente ha effettuato un primo intervento sull’uomo che, nel frattempo, ha avuto un primo arresto cardiaco. Dopo averlo rianimato l’uomo ne ha avuto un secondo, questa volta letale. Intanto sul posto è arrivata un’altra ambulanza, questa volta con medico a bordo, proveniente da Maddaloni e subito dopo anche quella attrezzata con tutte le strutture utili per la rianimazione. A quel punto, però, è stato solo possibile accertare la morte dell’uomo. La vicenda ha fatto scoppiare il caso per la sanità casertana, che ha già molte que

Pordenone, ambulanza in ritardo. E il paziente muore

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Un 80enne si è sentito male e la moglie ha chiamato il 112. Ma il mezzo sanitario è andato all'indirizzo sbagliato... Una via sbagliata, il tempo che passa, un uomo che muore. Tasselli questi che fanno parte della  tragica morte di un 80enne pordenonese , deceduto la notte tra il  16 e il 17 febbraio  nella sua casa a Pordenone. L’uomo si è sentito male e la moglie ha chiamato il  112 . Un'incomprensione o un errore nel fornire la localizzazione tra centrale del soccorso e ambulanza, ha mandato il mezzo sanitario - partito dal pronto soccorso dell’ospedale cittadino - a un altro indirizzo della città, in via San Quirino 39, mentre il dramma avveniva di là della Pontebbana in una casa a poca distanza, in altra via con lo stesso civico. L’ambulanza è così arrivata sul posto con alcuni minuti di ritardo rispetto al possibile e i soccorsi all’uomo, reiterati, sono risultati vani. L'anziano è deceduto per un infarto. Se i medici fossero arrivati prima sarebbe sopravv

Fattori di stress per l'équipe e strategie di coping

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Il personale infermieristico che lavora nel settore dell’emergenza vive un’intensa relazione con persone che stanno vivendo una situazione di criticità comparsa improvvisamente e spesso drammatica. I pazienti e i familiari possono portare in sé molti problemi, pensieri, ansie, che inevitabilmente riversano sul personale, proprio per un’esigenza di trovare ascolto, amplificata dalla rottura di un precedente equilibrio che la situazione di emergenza ha creato. Il contatto continuo con questo tipo di richieste, può generare nell’operatore uno stato di stress cronico, che può condurre anche ad esaurimento emozionale. Da qui l’importanza di conoscere le strategie di coping per controllare i fattori stressanti. Infermieri di emergenza tra carichi di lavoro e stress lavoro correlato Tra gli elementi che oggi sono all’attenzione di tutti vi è sicuramente il carico emotivo e lo  stress lavoro-correlato  a cui sono sottoposti i professionisti infermieri durante il loro lavoro, in parti

Il 118 chiede un Sistema di emergenza uguale in tutte le regioni

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'Soccorso sia uguale per tutti, basta con figli e figliastri' "Quando si è in pericolo imminente di perdere la vita, evento che si verifica spesso all'improvviso e che colpisce centinaia di migliaia di cittadini all'anno, non si può essere sfacciatamente fortunati e trovarsi in una determinata regione (dove il servizio di soccorso funziona meglio) piuttosto che in un'altra, né lo Stato può consentire che nello stesso Paese ci siano figli e figliastri". Lo dice Mario Balzanelli, presidente del Sis 118.     Per affrontare questo problema il 118 e il Campus Biomedico di Roma hanno firmato una convenzione per la prima edizione delle "Linee di Indirizzo Terapeutico del Sistema 118 Italia". "Il Sis 118, Società scientifica accreditata dal Ministero della Salute per l'elaborazione delle linee guida di Medicina di emergenza territoriale - si legge in una nota - intende così fornire un contributo inedito e fondamentale alla realizzazione

Colpito da arresto cardiaco, si salva grazie ai professionisti della Rete Emergenza Urgenza

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Ancora una corsa contro il tempo e ancora una vita salvata grazie al lavoro di squadra dei professionisti della Rete Emergenza Urgenza della Asl Toscana sud est.  Lo scorso 19 febbraio, la Postazione di Emergenza Territoriale di Montalcino viene attivata per intervenire su un paziente accasciato a terra fuori da un ristorante, non cosciente e che non respira. L’uomo, che è insieme al figlio, prima di cadere all’improvviso al suolo, non lamenta nessun dolore toracico, né altra sintomatologia; inizialmente il figlio pensa a un malore transitorio, poi, capendo la gravità della situazione, inizia il massaggio cardiaco, in attesa dei soccorsi. Dopo pochi minuti dalla richiesta di aiuto, l’ambulanza di Montalcino con medico e volontari-soccorritori di livello avanzato a bordo giunge sul posto, in pieno centro storico. L’uomo è ancora privo di sensi e non presenta attività cardiaca.  Il primo ritmo rilevato all’elettrocardiogramma è una fibrillazione ventricolare, sintomo frequente in caso

Ha un malore durante la partita di calcetto: salvato da compagni e defibrillatore

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Un 57enne che è stato colpito da un arresto cardiocircolatorio mentre giocava una partita di calcio amatoriale a Bastelli, vicino a Fidenza è stato salvato dai compagni di squadra e dal defibrillatore. La tempestività dell’intervento ha permesso di sarvargli la vita: l’uomo si è accasciato all’improvviso al suolo, dopo pochi attimi i compagni di gioco si sono accorti di quel che stava succedendo e sono intervenuti, prima praticando un massaggio cardiaco, poi la respirazione bocca a bocca, utilizzando poi anche il defibrillatore, il dispositivo Dae. Sul posto sia l’ambulanza che l’automedica che hanno prestato le prime cure al 57enne, che è stato poi trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Parma. In ospedale è stato visitato da un cardiologo: le sue condizioni sono stabili. Ma senza un pronto intervento, staremmo, probabilmente, commentando una tragedia. fonte

Donati sette defibrillatori ai Vigili del Fuoco di Cosenza

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Gli apparecchi salvavita, sette defibrillatori per altrettanti automezzi di soccorso, saranno donati dalla Banca di Credito Cooperativo Mediocrati . COSENZA – Tutti gli automezzi di pronto intervento del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Cosenza saranno muniti di un defibrillatore da impiegare in casi di emergenza. Gli apparecchi salvavita,  sette defibrillatori per altrettanti automezzi di soccorso , saranno donati dalla Banca di Credito Cooperativo Mediocrati che prosegue nel suo programma di cardioprotezione del territorio di propria competenza. “ L’utilità di questi apparecchi è stata dimostrata in più occasioni  – ha detto il presidente della BCC  Nicola Paldino – e d è per questo che periodicamente interveniamo in punti strategici per rafforzare la capacità d’intervento delle comunità dinanzi ad emergenze di questo tipo. Nel caso dei Vigili del Fuoco, il dono ha una valenza maggiore vista l’alta capacità di intervento sempre dimostrata dal Corpo ”. Soddisfazio

Scuola. Se l'alunno si fa male nell'istituto, l'insegnante è obbligato ad accompagnarlo in ambulanza

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Scuola. Se l’alunno si fa male nell’istituto, l’insegnante è obbligato ad accompagnarlo in ambulanza. Sono tanti gli imprevisti che possono verificarsi durante l’orario scolastico. Tra questi c’è, ovviamente, il caso di infortunio dello studente. Come sappiamo, nel momento in cui l’alunno mette piede nella scuola, è sotto la responsabilità dell’istituto e di conseguenza dei docenti che si susseguono di volta in volta durante la giornata. La scuola, in caso di infortunio, deve innanzitutto provvedere a contattare il 118 per richiederne l’intervento. Successivamente la famiglia. SE I GENITORI NON CI SONO Può accadere, però, che i genitori non si trovino nella possibilità di raggiungere immediatamente l’edificio. Cosa accade a quel punto? Nel momento in cui arriva l’ambulanza, in base a quanto stabilito dagli articoli  1218 ,  2047  e  2048  del Codice Civile che stabiliscono l’obbligo di sorveglianza, il docente è tenuto ad accompagnare in ambulanza lo studente se i genitori non

Bari, discussione sul colore del codice al pronto soccorso: guardia giurata allontana infermiere del 118

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Lo negheranno tutti, ma il rapporto tra soccorritori del 118 e personale in servizio nei pronto soccorso non è mai stato idilliaco. Certo, non si può generalizzare, ma la rivendicazione del primato nell’emergenza-urgenza rientra nell’alveo delle leggende metropolitane più diffuse. Sulle competenze o i tempi dello sbarellamento, ovvero i minuti o le ore, anche sei in alcuni casi, trascorsi tra l’arrivo del 118 in pronto soccorso e quello della ripartenza, abbiamo scritto interi trattati. Due giorni fa, in un pronto soccorso di Bari, succede qualcosa che ribadisce lo scarso feeling in questione. Un equipaggio India del 118 (infermiere a bordo) soccorre un paziente con un valore di emoglobina di 5.4. Per i non addetti ai lavori, si tratta di un valore molto basso rispetto a quello normale, che di solito si attesta intorno ai 14. All’inizio il codice è giallo e la centrale operativa del 118 invia l’ambulanza nel pronto soccorso individuato come il migliore in quel frangente. In al