Drago resta a terra: cancellata la convenzione, addio all’elisoccorso dei vigili del fuoco



La Cgil dei vigili del fuoco: "Se non si troverà un interlocutore politico subentrerà un privato, con riflessi in negativo su qualità del servizio e costi".
Genova. Drago resta a terra. A garantire lo stesso servizio, al posto dei vigili del fuoco, ci sarà forse un’azienda privata. Lo ha deciso, con una nota inviata alla Regione e alla Prefettura genovese, il capo dipartimento dei vigili del fuoco, Bruno Frattasi. Una decisione arrivata ieri tramite una circolare interna, che piomba come un macigno a distruggere 25 anni di servizio sul territorio ligure dei vigili del fuoco elicotteristi, e che sarà valida dal 1 gennaio del 2019 se non si riuscirà a far retrocedere il Ministero sulla posizione assunta.
Elicottero Drago Vigili del Fuoco
Costi decuplicati e servizi non garantiti. A promettere battaglia è la Cgil dei Vigili del Fuoco, tramite il segretario nazionale e soccorritore genovese Luca Infantino: “Oggi è un giorno triste – dice Infantino – Con atto unilaterale il capo dipartimento dei vigili del fuoco distrugge un’esperienza eccelsa del lavoro pubblico, mettendo la parola fine alla convenzione regionale di elisoccorso”.
Una decisione che potrebbe avere anche riflessi pesanti nell’economia generale della sanità ligure: il costo del servizio di elisoccorso è di un milione e 800 mila euro all’anno. Lo stesso servizio, affidato ai privati, potrebbe raggiungere i 20 milioni di euro. E’ questo il costo che paga l’Abruzzo, regione con la stessa densità abitativa della Liguria, per il servizio privato.

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