Il presidente del 118 torna all'attacco del Nue: "Con il 112 si rischiano le vite"

Mario Balzanelli, dopo la denuncia a Repubblica di qualche giorno fa,rincara la dose: "La Ue non ci ha chiesto di sostituire il vecchio numero, ma di affiancarlo. Confrontiamo i tempi di intervento prima e dopo l'introduzione".

 "L'Europa non ci ha chiesto di sostituire il numero di emergenza 118 con il 112, ma di affiancarlo. Invece l'Italia ha istituito il Nue e nello smistamento delle telefonate si perde tempo prezioso nel soccorso salva-vita. Bruxelles non ha neppure chiesto di spendere soldi pubblici per le costosissime Centrali uniche di risposta". Dopo la denuncia fatta a Repubblica qualche giorno fa, il presidente nazionale della Società italiana sistema 118, Mario Balzanelli, torna all'attacco del numero unico, sottolineando ancora una volta i rischi che corrono i pazienti a causa delle lunghe attese al telefono. "Come negli altri Paesi Ue, torni ai cittadini la possibilità di accesso diretto al Sistema di Emergenza Territoriale 118".Per avvalorare la sua tesi Balzanelli, che ha più volte sottolineato come anche 40 secondi guadagnati possano essere decisivi per la sopravvivenza di un paziente, propone di confrontare i tempi tra la chiamata e l'intervento "prima e dopo" l'istituzione del Nue, per valutare se davvero alla rivoluzione del numero unico corrisponda una migliore efficienza del servizio.  

Riguardo ai costi, il presidente del 118 spiega che la coesistenza di due numeri di emergenza avrebbe "il vantaggio di non comportare volumi di spesa particolarmente elevati, considerando che ciascuna nazione dispone già delle proprie reti nazionali di accesso telefonico dedicato per le varie emergenze".

"Ricordo che in caso di arresto cardiaco improvviso - conclude Balzanelli - per ogni minuto che passa si perdono mediamente il 10% di possibilità di ripristino della circolazione spontanea. Chi di noi è disposto, per un solo minuto perso eventualmente in più nelle operazioni di “doppio passaggio” tra 112 e 118, che proprio nessun legislatore europeo ci ha chiesto di perdere, in qualsiasi modo, in quei momenti terrificanti, a cedere quel 10% di possibilità di tornare a vivere?.


Commenti

  1. Sis 118 é come CNEL
    Un branco di incapaci che mettono in discussione un sistema che funziona in 26 paesi europei.
    Anche in Italia, in Lombardia, il nue 112 funziona veramente bene. Balzanelli, fatti una gita alla AREU Lombardia e capirai.

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    1. Ah si? Che per farti passare la centrale devi bestemmiare in cinese mentre il beota del 112 ti continua a dire "...ma io la vedo in via tal dei tali in comune di tal dei tali?" mentre devo accedere immediatamente al 118? Ma fammi il piacere.

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    2. Il nue funziona ? Ma per favore . Che almeno facessero parlare chi sta sul campo....

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  2. Leggiamo oggi, con un po’ di ritardo, il post relativo all’opinione del dott. Balzanelli sul Numero Unico dell’Emergenza 112, peraltro a noi già nota viste le polemiche di questa estate. Vogliamo evitare trionfalismi, ma i numeri ci dicono che in Lombardia (ma anche in altre Regioni) il NUE 112 funziona. I tempi complessivi del soccorso non si sono allungati, come dimostrano i seguenti dati riferiti all’area metropolitana di Milano.

    1) I tempi di risposta (più la gestione della chiamata) nel 2012 (in cui non c'era il NUE 112) erano mediamente di 2 minuti e 5 secondi; nel 2017 (epoca NUE 112) 1 minuto e 48 secondi. Il miglioramento è netto.



    2) I tempi di arrivo del mezzo di soccorso: erano 10 minuti e 36" nel 2012 e sono 10 minuti e 27" nel 2017. In sostanza, arriviamo prima.





    Elenchiamo inoltre i principali vantaggi per la sicurezza del cittadino con l’introduzione del NUE 112

    1) Con il NUE 112 il cittadino trova sempre una risposta, anche se è straniero o diversamente abile.

    2) La risposta arriva in media entro 5 secondi (uno squillo), mentre in epoca pre NUE il tempo era decisamente maggiore provocando a volte l’abbandono della chiamata da parte del cittadino.

    3) Circa il 50% delle chiamate vengono filtrate perché non di vera emergenza alleggerendo in modo significativo le centrali di secondo livello (Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco e Soccorso Sanitario 118).

    4) Ogni attività è tracciata, sia nel primo che nel secondo livello di soccorso, permettendo un costante monitoraggio e una maggior possibilità di far emergere eventi critici, che sono sempre possibili ma che costituiscono eccezioni.

    5) Il NUE consente un reale collegamento interforze.



    6) Il NUE permette condizioni di sicurezza anche in caso di non operatività di una Centrale, trasferendo le chiamate su un’altra centrale senza che il cittadino se ne renda conto

    7) Il NUE localizza le chiamate grazie alle informazioni che arrivano da parte del CED interforze del Viminale. Questa funzione era inesistente in epoca pre NUE.

    8) Il NUE consente di utilizzare l’app Where Are U, voluta e accreditata dal Ministero dell’Interno, con la quale il cittadino per la prima volta viene localizzato, in maniera ancora più puntuale (sistema Gps), direttamente da una centrale di soccorso pubblica, senza alcuna intermediazione. L’utilizzo dell’app, specialmente con la “funzione no voice” è risultato particolarmente utile nei casi di aggressione, violenza sessuale e in tutti i casi in cui la persona in pericolo non può parlare.

    Sulla base di queste considerazioni possiamo affermare che in Lombardia, e ci risulta anche in altre Regioni, il sistema rappresenta, rispetto all’epoca precedente, un decisivo miglioramento per la sicurezza complessiva del cittadino.

    Ci sono due grandi pericoli da evitare: 1) che la gente non si senta sicura, che ipotizzi ritardi e inefficienze dove non ci sono, con ripercussione gravissime sulla fiducia da parte dei cittadini stessi. 2) che gli operatori del 112 e del 118, la cui professionalità non è in discussione, si trovino a lavorare in condizioni di tensione per gli immotivati attacchi.

    Speriamo di aver fatto chiarezza, ancora una volta.

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