La Croce Rossa “taglia” il 118 servizio ridotto a soli 5 giorni

La novità introdotta ad agosto in via sperimentale: mancano volontari preparati Per ora il buco di due giorni viene coperto dalle altre associazioni. Corsi al via.

LUCCA. Novità nella gestione del 118 a Lucca: la Croce Rossa riduce il servizio da 7 a 5 giorni. Da agosto scorso il comitato della Cri di Lucca ha diminuito di due giorni la propria disponibilità (ovviamente h 24) per l’espletamento del servizio emergenza urgenza, meglio noto come 118. Per un periodo transitorio (che arriva fino a novembre) il “buco” sarà coperto dalle altre due associazioni del territorio (Croce verde e Misericordia). Dopo si vedrà.

Alla base della scelta dell’associazione presieduta da Enzo Fasano ci sono ragioni organizzative e problemi con cui si trovano a fare i conti un po’ tutte le associazioni: ricambio generazionale, scarse risorse economiche e mancanza di volontari con alta disponibilità di tempo e disposti ad affrontare un periodo di formazione lungo e impegnativo. «La difficoltà maggiore è proprio formare il personale – spiegava Fasano qualche giorno fa al Tirenno – Ci vogliono mesi per preparare adeguatamente una persona. Non la si può mandare a soccorrere qualcuno che sta male se prima non ha appreso tecniche e procedimenti indispensabili per svolgere bene il servizio. E non parlo solo di chi va sugli incidenti stradali ma anche di chi si propone per portare i pasti ai senza tetto: c’è un modo di approcciare questi soggetti che va preparato. La nostra associazione da questo punto di vista richiede standard molto alti. Oltretutto per avere una certa continuità nell’utilizzo di mezzi e strumenti è importante che il volontario che va sulle ambulanze svolga il servizio almeno due volte al mese. Rimborsi? No, non ce ne sono. Con i soldi che dà la Regione non riusciamo a fare granché».

Mancano forze fresche e persone pronte a spendersi in una missione che è fuori dalle logiche del mondo attuale: rendersi disponibili gratuitamente per aiutare gli altri. Eppure la Croce Rossa ha un alto numero di iscritti (quasi 500) e circa 160 sono soci attivi: gestisce il campo di accoglienza delle Tagliate e quattro ambulanze. In servizio devono essere fornite di un’autista e di uno o due (dipende dall’eventuale presenza di medico o infermiere) soccorritori volontari, abilitati all’uso del defibrillatore. I turni in cui è divisa la giornata sono quattro (7-14, 14-20, 20-23,30, 23,30-7). Per coprire l’arco delle 24 ore, secondo lo schema della Regione, servono p 12 persone per ambulanza di primo soccorso (con medico – o infermiere –, volontario e autista) e 18 per quella di secondo soccorso (con autista e due volontari). Considerando che il servizio è svolto prevalentemente da volontari (gli unici dipendenti delle associazioni di solito sono gli autisti; medici e infermieri invece sono pagati dalla Regione) occorre gente di animo nobile e con ampia disponibilità di tempo e non è facile trovarla: chi è senza lavoro (soprattutto tra i giovani) impiega le sue energie nella ricerca di un’occupazione remunerativa; chi un posto ce l’ha, spesso fa orari che non gli consentono di svolgere altre attività. La speranza è che la situazione possa risolversi alla svelta (magari già prima di novembre): un corso di formazione per soccorritori sulle ambulanze è già partito (15 partecipanti) mentre un altro per volontari Cri è iniziato il 4 settembre (40 iscritti). Info allo 0583 341216. —



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