Bambino travolto da valanga, trovato grazie al cane da soccorso


Testo di Lorenzo Scandroglio, giornalista e con il suo cane Cochise è tecnico cinofilo operativo in Piemonte specilizzato nella ricerca in valanga.

Nella giornata di mercoledì, nelle Alpi della Savoia francese (dove l’innevamento è superiore che in Italia), un bambino è stato trovato vivo dopo aver trascorso quaranta minuti sepolto sotto una valanga che l’aveva travolto mentre effettuava un fuori pista a La Plagne. La località si trova nella zona di Albertville, non lontano da Arêches – Beaufort, dove si svolge la grande gara di scialpinismo Pierra Menta.
Il ragazzo di 12 anni aveva appena lasciato la pista battuta dalla stazione con i suoi genitori quando è stato travolto dopo le 14 da un fronte di 200 metri che è sceso lungo il pendio per 150 metri. Il bambino è stato trovato cosciente circa quaranta minuti dopo da un cane da soccorso in valanga del CRS Courchevel. I soccorritori erano sopraggiunti poco dopo l’incidente per effettuare un sondaggio nella neve con le sonde, ma solo con l’arrivo del cane, quando erano già trascorsi altri minuti preziosi, è stato possibile trovare il disperso.

In casi come questo, in cui il travolto non indossava l’artva (dispositivo elettronico per il ritrovamento sotto le valanghe), l’unica risorsa nelle disponibilità dei soccorritori con la velocità sufficiente a trovare un sepolto ancora vivo, è il cane adeguatamente addestrato. Il ragazzo, che se la caverà “soltanto” con una gamba rotta, è stato trasportato all’ospedale di Grenoble .
Quando è stato trovato era ancora cosciente, grazie a una sacca d’aria che si è formata sotto la neve, il che spiega la sua sopravvivenza miracolosa, oltre i tempi standard stabiliti che, normalmente, sono di poco superiori ai 15 minuti.
Il bambino faceva parte di un gruppo di sette persone che vivevano a Londra e in vacanza a Champagny-en-Vanoise. Tutto il gruppo stava effettuando il fuori pista senza alcuna attrezzatura adeguata per questo scopo (artva, pala e sonda).

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