Infortunio biologico da puntura accidentale, cosa fare
Cosa fare in caso di puntura accidentale: procedura post esposizione
Il dipendente che si infortuna accidentalmente, deve seguire un percorso che potrebbe essere così articolato:
- Informare il proprio diretto responsabile (coordinatore, medico, ecc.)
- Compilare e firmare la scheda rilevazione dati per infortunio a rischio biologico presente nella struttura
- Valutare la sorgente di infezione con informazioni già disponibili (es. cartella clinica, anamnesi del paziente, ecc.) o testare il paziente fonte per HBsAg, anti HCV e anti HIV. Se possibile, il paziente deve essere informato circa l'avvenuto incidente e deve essergli richiesto il consenso all'esecuzione del test (ai sensi della Legge n° 135 del 05/06/199 0 art.5.). I risultati del test dovranno essere disponibili nel minor tempo possibile all'operatore esposto; nel caso di contatto con sangue di soggetti sicuramente HIV positivi, contattare direttamente e immediatamente l’Unità Operativa di Malattie Infettive
- Recarsi in Pronto soccorso: al Triage il dipendente sarà registrato e indirizzato all’ambulatorio di competenza per gli accertamenti e le cure del caso; il medico provvederà al rilascio del certificato di accettazione e del certificato INAIL e ad indirizzare il dipendente all’Ambulatorio di Medicina Preventiva della Direzione Medica di Presidio, per l’inizio del protocollo di sorveglianza
- Il personale sanitario dell’Ambulatorio di Medicina Preventiva avrà il compito di raccogliere e registrare tutte le informazioni sulle modalità dell’infortunio e di procedere all’applicazione del protocollo sanitario
- L'Unità Operativa di Malattie infettive è generalmente individuata come struttura erogante la Profilassi Post Esposizione (PPE) anti-HIV: i provvedimenti profilattici, se ritenuti necessari, saranno forniti al più presto possibile, preferibilmente entro le 4 ore dall'evento, comunque entro le 24 e non oltre le 72 ore
- Il dipendente dovrà consegnare tutta la documentazione relativa alla dichiarazione di contatto accidentale con materiale biologico, all’Ufficio Infortuni.
Fonte nota con positività e/o HCV e/o HIV
Anti HIV | Anti HCV | Anti HBsAg | HBsAg | |
Prelievo base | X | X | X | |
45 giorni | X | X | ||
3 mesi | X | X | ||
6 mesi | X | X | ||
1 anno | X | X |
In caso di positività per HIV l’operatore infortunato dovrà immediatamente recarsi nell’U.O di malattie infettive per valutare l’indicazione ad effettuare o meno una terapia post-esposizione.
Fonte nota con positività per HBV
Anti HIV | Anti HCV | Anti HBsAg | HBsAg | |
Prelievo base | X | X | X | |
45 giorni | ||||
3 mesi | ||||
6 mesi | X | X | ||
1 anno | X | X |
Fonte nota con negatività per HIV, HCV e HBV
Anti HIV | Anti HCV | Anti HBsAg | HBsAg | |
Prelievo base | X | X | X | |
45 giorni | ||||
3 mesi | ||||
6 mesi | X | X | ||
1 anno | X | X |
Fonte ignota per HIV, HCV e HBV
Anrti HIV | Anti HCV | Anti HBsAg | HBsAg | |
Prelievo base | X | X | X | X |
45 giorni | X | X | ||
3 mesi | X | X | ||
6 mesi | X | X | ||
1 anno | X | X |
Se il paziente fonte ha uno stato sierologico per HIV non noto o riferisce di essere sieronegativo, la profilassi post esposizione (PPE) deve essere considerata.
Nel caso il paziente non acconsentisse a sottoporsi al test, è opportuno considerarlo come se fosse infetto.
In caso di paziente fonte negativo la PPE è sconsigliata.
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