Arriva l’«immunità» per chiunque utilizzi i defibrillatori



La Camera ha approvato all’unanimità la nuova legge che disciplina l’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente extraospedaliero. Il provvedimento, che passa ora all’esame del Senato, è diretto a favorire ed a regolare la dotazione e l’utilizzo dei defibrillatori in diversi luoghi e situazioni, anche da parte di soggetti non specificamente formati, regolando il collegamento e l’interazione con la rete dell’emergenza territoriale 118, e promuovendo campagne di informazione e sensibilizzazione, nonché l’introduzione di specifici insegnamenti, anche negli istituti di istruzione primaria e secondaria. La novità senz’altro più attesa è l’introduzione di fatto di una «legge del Buon Samaritano», sul modello anglosassone, anche in Italia per chiunque usi un defibrillatore . Associazioni scientifiche, come Irc (Italian resuscitation council), e di volontariato come Progetto Vita di Piacenza, sono state le prime a chiedere una garanzia in più che «salvi» chi decida di intervenire per salvare una vita.
Obbligatori anche su aerei e treni, navi e bus, in aeroporti e scuole
Riguardo all’approvazione da parte della Camera del disegno di legge sulla riforma del primo soccorso e sull’utilizzo dei defibrillatori, Andrea Scapigliati, presidente di IRC, Italian Resuscitation Council e dirigente medico dell’Unità operativa di cardioanestesia e terapia intensiva cardiochirurgica della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, osserva: «La legge tiene conto di molte delle proposte che la nostra associazione aveva fatto a giugno in Commissione Affari Sociali, come la tutela legale del soccorritore, la maggiore diffusione dei defibrillatori semiautomatici, DAE, l’introduzione a scuola della formazione obbligatoria sulla rianimazione cardiopolmonare, la creazione di un’applicazione per la geolocalizzazione dei DAE, l’obbligo per il 112/118 di fornire alle persone che hanno segnalato l’emergenza le istruzioni telefoniche per riconoscere l’arresto cardiaco, fare il massaggio cardiaco e utilizzare il DAE. Sono elementi essenziali per favorire i soccorsi da parte di chi assiste a un arresto cardiaco e, di conseguenza, la sopravvivenza delle persone che ne sono colpite. Auspichiamo un rapido iter approvativo della legge e una sua imminente entrata in vigore. Ringraziamo i due relatori della legge On. Mulè e Lapia e i loro colleghi che hanno presentato proposte a riguardo per il corale lavoro svolto». «Una legge —commenta Giorgio Mulè, di Forza Italia, relatore del testo-— che sfida il destino, guarda con coraggio la morte e gli impone di ripiegare. L’abbiamo battezzata «Salva Vita» non a caso. Il percorso di questa legge è stato virtuoso e ha visto la partecipazione attiva e matura di tutte le forze politiche presenti in Parlamento, gettando le basi di una legislazione all’avanguardia, con un solo obiettivo: fare presto e bene».
La proposta di Irc: Giornata di sensibilizzazione sul primo soccorso
«Per favorire sempre più una cultura del primo soccorso — prosegue Andrea Scapigliati — vogliamo proporre ai deputati di organizzare insieme alla Camera, il 16 ottobre, in occasione della Giornata mondiale per la rianimazione cardiopolmonare, iniziative di sensibilizzazione sul primo soccorso che coinvolgano anche i ragazzi delle scuole». Ogni anno 60.000 persone in Italia e 400.000 in Europa muoiono per arresti cardiaci improvvisi che nel 70% dei casi avvengono in presenza di altre persone, ma solo nel 15% dei casi i presenti iniziano subito le manovre di rianimazione cardiopolmonare. Se questa percentuale aumentasse si potrebbero salvare ogni anno decine di migliaia di persone, considerato che un intervento rapido aumenta di 2-3 volte le possibilità di sopravvivenza. Per questo motivo Italian Resuscitation Council, no profit impegnata nella ricerca e nella formazione sulla rianimazione cardiopolmonare, aveva presentato il 18 giugno in Commissione Affari Sociali della Camera il documento «Un sistema per salvare vite», pubblicato anche sulla rivista scientifica internazionale «Resuscitation» con le sue proposte per migliorare il primo soccorso e la rianimazione cardiopolmonare in Italia, anche attraverso un maggiore coinvolgimento e una formazione più puntuale delle persone comuni. La Commissione Affari Sociali della Camera ha accolto tutte le proposte più importanti avanzate da IRC.

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