Cassazione: divulgare informazioni apprese durante il servizio del 118 è reato!
Fare fotografie in servizio sulla scena di un crimine o un incidente stradale per un autista di ambulanza può comportare diverse conseguenze:
A) Disciplinari:
Sospensione o licenziamento: L’azienda di appartenenza potrebbe applicare sanzioni disciplinari, fino alla sospensione o al licenziamento, in base al regolamento interno e alla gravità della condotta.
B) Civili:
Risarcimento danni: Le vittime del crimine o dell’incidente stradale potrebbero chiedere il risarcimento dei danni per la violazione della loro privacy e del loro diritto all’oblio.
Danni all’immagine: L’autista o altro personale dell’equipaggio potrebbe subire un danno all’immagine e alla reputazione professionale.
C) Penali:
Violazione del segreto professionale: Se le foto contengono informazioni riservate su pazienti o su minori, l’autista potrebbe essere accusato di violazione del segreto professionale (art. 326 c.p.).
Diffusione di materiale pedopornografico: Se le foto ritraggono minori in situazioni di vulnerabilità, l’autista potrebbe essere accusato di diffusione di materiale pedopornografico (art. 600-ter c.p.).
E’ importante sottolineare che:
E’ vietato fare foto o video di persone coinvolte in incidenti stradali o crimini, senza il loro consenso.
Le foto scattate durante il servizio sono strettamente necessarie per esigenze di servizio o utili eventualmente per l’attività d’investigazione giudiziaria e non possono essere diffuse senza autorizzazione. I soccorritori hanno il dovere di tutelare la privacy e la dignità dei pazienti e delle persone coinvolte in eventi drammatici. In caso di dubbi, è sempre consigliabile chiedere istruzioni al proprio superiore o al responsabile dell’azienda.
Inoltre, è importante ricordare che le leggi e le normative possono variare in base al paese o alla regione.
In aggiunta a quanto sopra, ecco alcuni suggerimenti per gli autisti di ambulanza:
Evitare di fare foto o video di persone coinvolte in incidenti stradali o crimini se non autorizzati.
Se necessario, scattare solo le foto strettamente necessarie per il servizio.
Non condividere le foto o i video con nessuno, senza autorizzazione.
Conservare le foto o i video in modo sicuro altrimenti eliminarle dagli archivi privati.
Seguendo queste semplici regole, gli autisti di ambulanza possono evitare di incorrere in sanzioni disciplinari, civili o penali e possono svolgere il proprio lavoro con professionalità e rispetto.
Cassazione penale, Sez. VI, Sentenza n. 5818 del 8 febbraio 2017.
Fattispecie:
Un autista soccorritore del 118 è stato condannato per aver rivelato a un giornalista notizie riservate su tre omicidi di cui era venuto a conoscenza in ragione del suo servizio.
Questioni giuridiche:
- L’autista soccorritore del 118 è tenuto al segreto professionale?
- Le foto diffuse dall’imputato sono suscettibili di arrecare pregiudizio all’amministrazione?
Decisione:
- La Cassazione ha confermato la condanna dell’imputato per violazione del segreto professionale art. 326 c.p.
- L’autista soccorritore del 118 è un incaricato di pubblico servizio e, in quanto tale, è tenuto al segreto professionale ai sensi dell’art. 28 della legge n. 241 del 1990.
- Le foto diffuse dall’imputato, pur non mostrando cadaveri, potevano comunque danneggiare l’immagine delle vittime e delle loro famiglie.
Ratio decidendi:
La Corte ha ritenuto che l’autista soccorritore del 118 abbia violato il segreto professionale rivelando a un giornalista notizie riservate su tre omicidi di cui era venuto a conoscenza in ragione del suo servizio.
La sentenza in esame ha chiarito che gli autisti soccorritori del 118 sono tenuti al segreto professionale e che la sua violazione è punita penalmente.
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