Non funziona il defibrillatore di Bisenti. Batterie scariche, piastre scadute nel 2020
Prima di ogni altra considerazione un dato.
"Lo studio di 18 anni ha trovato che la sopravvivenza dall'arresto cardiaco ha raggiunto il 93% nei centri dotati di questo strumento contro il 9% dei centri che non ne erano forniti. "La morte cardiaca improvvisa è una causa principale di morte in Europa, che colpisce ogni anno più di 300.000 persone", ha dichiarato il primo autore dello studio Diego Penela, cardiologo dell'ospedale Guglielmo da Saliceto, Piacenza, Italia.
"La possibilità di sopravvivenza diminuisce con ogni minuto in cui la defibrillazione non viene eseguita". I defibrillatori possono essere utilizzati da personale medico di emergenza ma anche da persone non addestrate. Piu' e' vicino lo strumento al luogo dove si trova la persona colpita da attacco cardiaco piu' aumenta la probabilità di sopravvivenza".
Per questi motivi ci permettiamo di segnalare agli attenti, anzi, attentissimi, Amministratori di Bisenti, (dovrebbe essere di proprietà comunale il defibrillatore posto fuori al distretto sanitario), il grave malfunzionamento.
Chi avrebbe dovuto provvedere alla manutenzione? E nella malagurata ipotesi di una emergenza? Non solo un problema di batteria ma le piastre per bambini e adulti sono scadute nel 2020 e 2022. Un vero è proprio esempio di assenza e di controllo. Chi provvede? Chi risponde?
Commenti
Posta un commento