Raid nell’ambulanza della Croce Blu ad Ascoli: i ladri si rubano pure un defibrillatore
ASCOLI I ladri oramai non si fermano più davanti a nulla, nemmeno a un apparecchio dal modico valore (circa 1.500 euro) ma dall’alto valore sanitario. Ieri mattina, i volontari della Croce Blu, associazione istituita in città appena un anno e mezzo fa, hanno avuto una sgradita sorpresa. Hanno lasciato provvisoriamente sguarnita l’ambulanza e ignoti, approfittando del portellone aperto, sono penetrati all’interno e hanno rubato un defibrillatore.
Il racconto
A raccontare il furto è Barbara: «Siamo stati martedì sera al campo sportivo di Piattoni per un incontro di calcio e questa mattina (ieri ndr) abbiamo effettuato un trasporto all’ospedale Mazzini di Teramo e successivamente un servizio all’ospedale Mazzoni di Ascoli.
Forse in quest’ultima tappa deve essere avvenuto il furto. Infatti ci siamo accorti che il defibrillatore non c’era più. Sicuramente c’era martedì sera perchè gli addetti al campo sportivo di Piattoni ci hanno detto che ne avevano anche loro uno in dotazione e non c’era bisogno del nostro».
La volontaria, che ieri sera ha sporto denuncia per furto assieme al marito, il responsabile ascolano della Croce Blu, non riesce a capacitarsi di quanto è avvenuto. «Non so proprio cosa possano farsene i ladri di un defibrillatore, certamente non è merce facilmente ricettabile sul mercato clandestino. per noi, invece, resta il rammarico di avere perso un’attrezzatura medica fondamentale che dovremo comprare a nostre spese. Ciò è profondamente ingiusto».
L’apparecchio
Il defibrillatore salva le vite, con alta probabilità di successo in caso di arresto cardiaco: fino al 70%. Rubare un defibrillatore, anche per una bravata, può apparire come il furto di un qualsiasi altro apparecchio elettronico (un telefonino o una radio), in realtà viene sottratto un strumento salvavita che può fare la differenza tra la vita e la morte.
Commenti
Posta un commento