Soccorritori e Autisti Soccorritori, la Lombardia apre nuovi scenari per il futuro?

 

Finalmente riconosciuti in Lombardia

Cosa cambia:

  • La Regione Lombardia ha approvato una legge per il riconoscimento, la promozione e la valorizzazione delle figure del soccorritore, dell’autista soccorritore e dell’operatore tecnico di centrale operativa.
  • Percorsi formativi obbligatori: per svolgere queste attività, sarà necessario seguire corsi di formazione specifici, strutturati in modo teorico e pratico. I corsi saranno coordinati dall’Agenzia Regionale di Emergenza Urgenza (AREU) e dai Centri di Formazione Riconosciuti e Accreditati (CeFRA).
  • Maggiori competenze e standard più omogenei: i nuovi percorsi formativi garantiranno competenze professionali adeguate e uniformi su tutto il territorio regionale, per un servizio di emergenza urgenza ancora più efficiente.
  • Un ruolo fondamentale per il Terzo Settore:la legge riconosce il prezioso contributo dei volontari e delle associazioni di volontariato, che ogni giorno operano con dedizione per il bene della comunità.

Oltre 30.000 persone interessate: in Lombardia sono più di 30.000 le persone che ogni giorno rispondono alle richieste di soccorso attraverso la rete di emergenza urgenza. La nuova legge valorizzerà il loro impegno e le loro competenze.

Finanziamenti adeguati: la Regione si impegna a stanziare i fondi necessari per garantire una formazione di qualità ai soccorritori e agli autisti soccorritori.

Un passo importante per il sistema sanitario lombardo: la legge rappresenta un passo avanti importante per il sistema sanitario lombardo, che potrà contare su personale ancora più qualificato e preparato per affrontare le emergenze.

Entrata in vigore: la legge entrerà in vigore entro cinque mesi dall’approvazione. La Giunta regionale definirà nel dettaglio i requisiti per accedere ai percorsi formativi, i contenuti dei corsi e le modalità di erogazione.

Conclusioni

questa legge è un’importante vittoria per i soccorritori e gli autisti soccorritori lombardi (e non solo), che finalmente vedranno riconosciuto il loro prezioso lavoro. La formazione obbligatoria garantirà un servizio di emergenza urgenza ancora più efficiente e sicuro per tutti i cittadini. 

La speranza di un riconoscimento nazionale per i soccorritori

La legge approvata in Lombardia per il riconoscimento delle figure del soccorritore, dell’autista soccorritore e dell’operatore tecnico di centrale operativa rappresenta un primo passo importante, ma non risolutivo.

In tutta Italia, infatti, queste figure professionali svolgono un ruolo fondamentale nel sistema di emergenza sanitaria, pur mancando di un riconoscimento giuridico nazionale. La legge lombarda rappresenta quindi un esempio virtuoso, che potrebbe ispirare anche altre regioni ad adottare misure simili.

L’auspicio è che questa legge apra la strada a un intervento normativo a livello nazionale, che definisca in modo chiaro e uniforme i compiti, le responsabilità e i requisiti formativi per queste figure professionali. Solo con un riconoscimento nazionale sarà possibile garantire a tutti i soccorritori d’Italia la stessa dignità e tutela, indipendentemente dalla regione in cui operano.

In concreto, un intervento nazionale potrebbe:

  • Definire standard formativi minimi per il conseguimento delle qualifiche di soccorritore, autista soccorritore e operatore tecnico di centrale operativa.
  • Istituire un albo professionale per queste figure.
  • Regolare il rapporto di lavoro tra i soccorritori, le organizzazioni ed enti.
  • Riconoscere le competenze acquisite dai soccorritori in percorsi formativi non formalmente riconosciuti.

L’approvazione di linee guida nazionali sarebbe un atto di grande civiltà e un segno di riconoscimento concreto per il prezioso lavoro svolto dai soccorritori ogni giorno per la tutela della salute dei cittadini.

Solo con un impegno congiunto di tutte le istituzioni e delle parti sociali sarà possibile realizzare questo obiettivo. La legge lombarda rappresenta un primo passo importante, ma è necessario non fermarsi qui e proseguire sulla strada del riconoscimento nazionale di queste figure professionali così importanti.

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