Volontario sulle ambulanze e stalker. Il portantino finisce in carcere
Il quarantasettenne arrestato dai carabinieri nella sede dell’associazione dove prestava servizio.
Dopo anni passati a picchiare la moglie (adesso ex) e a perseguitare contemporaneamente una donna di cui si era invaghito, nell’ultimo periodo aveva cercato la ‘redenzione’, dandosi al volontariato. E proprio nella sede della Croce gialla di via dell’Arcoveggio, dove prestava servizio come autista di ambulanze, i carabinieri del Nucleo investigativo, negli scorsi giorni, hanno arrestato un quarantasettenne romeno. Destinatario di un ordine di carcerazione, per un cumulo di pena residuo da scontare pari a 5 anni, 5 mesi e 20 giorni di carcere.
Le prime condanne, per reati bagatellari, l’uomo le aveva accumulate nel 2014. Ma i fatti più gravi erano arrivati dopo. Quando, nel 2018, aveva iniziato ad accanirsi sulla moglie, in un crescendo di insulti, minacce e botte. Per due volte era stato allontanato da casa, una prima con l’intervento dei poliziotti del Bolognina Pontevecchio, e successivamente, nel 2020, dai carabinieri del Radiomobile. La donna aveva chiesto aiuto e sporto denuncia.
Contemporaneamente, i comportamenti dell’uomo erano arrivati all’attenzione anche dei militari della stazione di Borgo Panigale, a cui un’altra donna si era rivolta. La signora, una conoscente del quarantasettenne, aveva raccontato ai carabinieri della gelosia morbosa che il quarantasettenne nutriva nei suoi confronti. Un’ossessione che l’aveva portato a mettere in atto tutta una serie di condotte persecutorie, portate avanti dal 2017 al 2022: dalle chiamate ai pedinamenti, dai messaggi alle richieste continue.
Così la donna, al culmine dell’angoscia, lo aveva denunciato. Tutte queste denunce si erano tradotte, puntualmente, in condanne: e ora i nodi sono arrivati al pettine. Così, negli scorsi giorni, i carabinieri del Nucleo investigativo hanno rintracciato il quarantasettenne nella sede dell’associazione di volontariato dove da qualche tempo prestava servizio. E qui sono scattate le manette. nella circostanza i militari hanno controllato anche gli spazi dove l’uomo teneva le sue cose. Tra lo stupore dei colleghi, ignari del passato del portantino, che adesso sta scontando la sua pena alla Dozza.
Commenti
Posta un commento