🚨 INCIDENTE STRADALE: COSA FACCIAMO QUANDO ARRIVIAMO 🚨



Quando la centrale ci attiva, sappiamo solo poche parole: “incidente stradale”.

Il resto lo scopriamo arrivando sul posto.


Appena scendiamo dall’ambulanza, il primo pensiero non è correre: è fermarsi a guardare, valutare la scena, capire se è sicura per noi e per gli altri. Perché se ci facciamo male anche noi, chi soccorre?


🔹 Valutiamo lo scenario: macchine ferme? traffico bloccato? ci sono incendi, carburante a terra, cavi elettrici?

🔹 Attiviamo i colleghi: vigili del fuoco, forze dell’ordine, automedica se serve. Il soccorso è sempre un lavoro di squadra.

🔹 Avviciniamo i pazienti: ci chiniamo, li chiamiamo per nome se lo scopriamo da un documento, spieghiamo chi siamo e cosa stiamo facendo. La prima cura è la voce.

🔹 Controlliamo le condizioni vitali: coscienza, respiro, circolo. Se serve, partiamo subito con le manovre salvavita.

🔹 Stabilizziamo: collare cervicale, ossigeno, medicazioni, fermare le emorragie. L’obiettivo è sempre uno: guadagnare tempo e vita.


Dentro l’ambulanza il tempo si stringe. Monitor, flebo, compressioni, parole di conforto. La strada verso l’ospedale è fatta di sirene e di speranze.


Chi non ha mai visto tutto questo forse immagina solo il rumore, il caos, la corsa.

Chi lo vive sa che dentro quell’apparente confusione c’è un ordine silenzioso: ognuno sa cosa fare, perché lì fuori, tra lamiere e vetri, c’è qualcuno che aspetta una sola cosa: non essere lasciato solo.


💙 Noi siamo lì per questo. Sempre.


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