Vieste, muore in auto verso l’ospedale: “Non c’erano né medici né ambulanze”
La donna, 76 anni, si era rivolta al pronto soccorso del paese garganico. Poi il viaggio con la figlia verso San Giovanni Rotondo. La famiglia annuncia azioni legali.
È morta in auto mentre la figlia la trasportava verso l’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo perché non erano disponibili mezzi di soccorso. La vittima è Antonia Notarangelo, 76 anni di Vieste, nel Foggiano. Secondo quanto riferito dai familiari, nella notte tra sabato e domenica non c’erano ambulanze disponibili nel paese garganico. “Tutte impegnate”, avrebbero spiegato i sanitari.
I parenti hanno quindi portato la donna al pronto soccorso di Vieste, dove però – secondo il loro racconto – non era presente alcun medico. Sarebbe stato detto loro di tornare il giorno dopo “in caso di peggioramento”. Il figlio Pasquale ha spiegato, denunciando quanto accaduto: “Nessun trasferimento, nessuna urgenza. Mia sorella è partita da sola, di notte, con nostra madre in gravi condizioni. Poco dopo mi ha chiamato: mamma non respira più”. La donna è deceduta lungo la statale, nei pressi di Baia delle Zagare, mentre la figlia guidava verso l’ospedale di San Giovanni Rotondo.
La famiglia si è affidata all’avvocato Pasquale Chionchio, che ha annunciato: “Presenteremo denuncia in sede penale e civile per accertare eventuali responsabilità. Gli evidenti profili riguardano l’intero asse medico e amministrativo”. Il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, ha parlato di “morte inaccettabile” e ha chiesto perché non sia stato attivato l’elisoccorso, previsto – secondo la convenzione siglata negli scorsi mesi – anche per i codici arancioni. “Nessuno deve più morire in mezzo alla strada per le falle del sistema sanitario”, ha sottolineato uno dei figli della vittima.
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