Furti ai danni delle ambulanze di soccorso: un reato contro la collettività
Furto ai mezzi di soccorso atto vile…
Il furto ai danni delle ambulanze di soccorso rappresenta un fenomeno, soprattutto negli ultimi mesi, in preoccupante crescita e configura un atto vile di particolare gravità, poiché colpisce direttamente un servizio di pubblica necessità. La sottrazione di strumenti, dispositivi o beni presenti a bordo dei mezzi di emergenza non comporta soltanto un danno economico per gli enti gestori o il personale, ma può determinare ritardi nei soccorsi e mettere in pericolo la vita dei cittadini in attesa di assistenza.

Oltre ai furti di apparecchiature elettromedicali come defibrillatori “DAE”, monitor multiparametrici, aspiratori o addirittura bombole di ossigeno si registra con maggiore frequenza anche la sottrazione di dispositivi luminosi blu, inclusi gli strobo anteriori e posteriori, indispensabili per rendere visibile l’ambulanza in servizio di emergenza. L’asportazione o l’utilizzo non autorizzato di tali segnali è vietato e sanzionato dall’articolo 177 del Codice della Strada, che riserva l’uso dei lampeggianti e delle sirene esclusivamente ai veicoli adibiti a soccorso. Tali condotte (considerate gravi), oltre a configurare il reato di furto ai sensi dell’articolo 624 del Codice Penale, possono determinare responsabilità ulteriori in relazione al pericolo creato per la circolazione stradale e per la sicurezza pubblica.
Non meno gravi sono gli episodi di furto di effetti personali dei soccorritori o dei pazienti, quali borse, portafogli, telefoni o oggetti lasciati temporaneamente all'interno dell'abitacolo durante gli interventi. Si tratta di gesti che offendono il decoro e la dignità del servizio sanitario, e che incidono sullo stato psicologico degli operatori impegnati a salvaguardare vite umane.
Il furto di beni strumentali o personali a bordo di ambulanze costituisce un reato aggravato ogniqualvolta l’azione illecita incide sulla funzionalità di un servizio di pubblica utilità, ai sensi dell’articolo 625, comma 7, del Codice Penale. In tali casi, la legge prevede pene più severe, riconoscendo il particolare disvalore sociale del comportamento.
Le autorità e gli enti proprietari dei mezzi invitano la cittadinanza a segnalare tempestivamente al NUE 112 sospetti o movimenti anomali ai danni delle delle ambulanze (veicoli sanitari in genere) presso le rimesse, le aree di sosta o nelle aree d’intervento in strada. La tutela dei mezzi di soccorso e del personale che vi opera è un dovere civico: sottrarre anche un singolo strumento, un lampeggiante o un oggetto personale può significare compromettere la possibilità di salvare una vita.

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