Salvato da tre ragazzi con il defibrillatore, l’incontro: «Oggi sta bene grazie alla loro prontezza di spirito»

 L’episodio nei giorni scorsi a Calendasco, i ringraziamenti di dirigenti e personale dell’Ausl di Piacenza ai giovani che l’hanno soccorso: «Senza la tempestività dell’intervento non ci sarebbe stato questo lieto fine».

Colpito da arresto cardiaco mentre era in auto con la moglie e soccorso da tre giovani atleti dei CalendHuskies Basket di Calendasco. Guidati dagli operatori del Numero unico europeo 112 e del servizio di Emergenza Territoriale 118 di Piacenza, hanno iniziato le manovre di rianimazione e utilizzato il defibrillatore, salvandogli la vita. 

Oggi l’incontro in ospedale per ringraziare i tre giovani - Stefano Carone, Mattia e Filippo Alessandrini - a cui hanno preso parte Daniela Aschieri, direttore di Cardiologia con la coordinatrice infermieristica Maria Tansini, Enrica Rossi, direttore Emergenza territoriale 118, Stefano Nani, dirigente delle Professioni Sanitarie – Area emergenza territoriale con Enrico Bersani del 118 di Piacenza. Presenti anche Giuseppe Colla, presidente di Croce Rossa Italiana - Comitato di Piacenza, Teresa Di Bennardo, dirigente della Centrale Operativa 118 Emilia Ovest, affiancata da Davide Tizzoni ed Elena Frongia del Numero unico europeo 112 e da Elena Roznoveano e Paolo Cagna della centrale 118 Emilia Ovest.

«La chiamata è arrivata alle 20.04 – spiega Stefano Nani, dirigente delle Professioni Sanitarie – Area Emergenza territoriale 118, Pronto Soccorso e Cau – e in pochi minuti l’intera rete dei soccorsi si è attivata. È la dimostrazione di un sistema efficiente, costruito sulla collaborazione tra cittadini formati, operatori e tecnologie diffuse sul territorio».

«Senza la tempestività dell’intervento e l’uso immediato del defibrillatore – sottolinea Daniela Aschieri, direttore di Cardiologia di Piacenza e direttore scientifico di Progetto Vita Piacenza – non ci sarebbe stato questo lieto fine. I ragazzi hanno agito con lucidità e coraggio, mantenendo viva la speranza fino all’arrivo dei soccorsi. Oggi Michele sta bene grazie alla loro prontezza di spirito, a una rete capillare di defibrillatori che funziona, al loro costante monitoraggio e a un lavoro di squadra coordinato dal 118 e attivo».

«Sono orgoglioso di questi tre giovani – aggiunge Filippo Zangrandi, sindaco di Comune di Calendasco – che con sangue freddo e altruismo hanno compiuto un gesto straordinario. Il loro intervento dimostra che investire nella formazione e nella diffusione dei defibrillatori significa costruire una comunità più sicura e solidale».

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